Kim Jong-un è in missione per la quarta volta in Cina. Dal 7 al 10 gennaio è invitato dal presidente cinese Xi Jinping. Si tratta delle premesse di un secondo summit con il Presidente americano Donald Trump? Nel frattempo resta lo stallo negoziale sulla denuclearizzazione. Kim è partito ieri pomeriggio da Pyongyang insieme alla first lady Ri Sol-ju e a suoi funzionari come Kim Yong-chol, a capo dei negoziati con gli Usa, e il ministro degli Esteri Ri Yong-ho.
Secondo quanto ha riportato l’agenzia di informazione coreana Yonhap, gli incontri ad Hanoi tra funzionari Usa e del Nord sono dedicati proprio ad un secondo faccia a faccia tra Kim e Trump dopo l’incontro del 12 giugno tenutosi a Singapore. E’ il Vietnam ad aver offerto la sua disponibilità ad ospitare i due leader, vantando relazioni diplomatiche con Usa e Corea del Nord. Lo scopo dell’attuale soggiorno di Kim è quello di strappare il sostegno della Cina, già principale alleato economico e politico, nell’approccio negoziale con Trump che sarebbe utile anche a Pechino.
Le porte della Corea restano aperte al Presidente USA e Kim si è dichiarato disponibile a bloccare la produzione di armi nucleari, soprattutto in vista di un incontro. A Singapore le parti avevano siglato già la dichiarazione congiunta che prevedeva la completa denuclearizzazione della Corea. Tutti i negoziati sono da allora finiti in fase di stallo tra Washington e Pyongyang che voleva un allentamento delle sanzioni.