L’Iran è pronto a negoziare con i Paesi del Golfo Persico. Lo ha comunicato su Twitter il viceministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, a seguito di un incontro con Yusuf bin Alawi, il ministro degli Esteri dell’Oman.
A sua volta, Alawi si è recato nei giorni scorsi a Teheran, dove ha partecipato a dei colloqui sul dossier nucleare e ha svolto un ruolo di mediazione tra Stati Uniti e Iran.
«Nessun dialogo diretto/indiretto con gli Usa, ma siamo pronti a negoziare con ogni Paese del Golfo Persico per relazioni equilibrate e costruttive basate su rispetto e interessi reciproci» sono state le parole di Araghchi, che proseguirà il suo tour diplomatico anche negli stati di Kuwait e Qatar.
Dopo l’abbandono da parte degli Stati Uniti dell’accordo internazionale sul nucleare del 2015, anche l’Iran ha recentemente deciso di ritirarsi dagli impegni presi a riguardo. Il presidente Hassan Rouhani ha annunciato che manterrà delle scorte di uranio arricchito all’interno del Paese e che non le spedirà all’estero. Il presidente Usa Donald Trump ha risposto alle dichiarazioni dell’amministrazione Rohani schierando ulteriori truppe in Medio Oriente, per evitare attacchi da parte dell’Iran che metterebbero a rischio gli interessi americani nella zona.
L’Arabia Saudita e diversi paesi del Consiglio di cooperazione per gli stati arabi del Golfo hanno approvato la richiesta degli Stati Uniti di ridistribuire le loro truppe nel territorio e nelle acque del Golfo Persico.
L’Iran sente quindi ora la necessità di rafforzare la sua azione diplomatica nella zona.