Tragedia nei cieli americani. Un aereo di linea dell’American Airlines si è scontrato con un elicottero militare nell’aeroporto nazionale di Washington-Ronald Reagan. L’incidente è avvenuto nella fase di atterraggio dell’aereo, facendo precipitare il velivolo nel fiume Potomac. American Airlines ha comunicato che a bordo del suo volo c’erano 60 passeggeri, 2 piloti e 2 assistenti di volo. Sull’elicottero, in volo di addestramento, c’erano 3 soldati americani.
LO SCONTRO
Hanno già fatto il giro del mondo le immagini riprese da una webcam del Kennedy Center, e poi messe in rete, che riprendono l’esatto momento dello schianto. Si vede l’elicottero procedere in linea orizzontale e scontrarsi lateralmente con l’aereo American Eagle 5342 che stava atterrando all’aeroporto Ronald Reagan. Dopo il disastro sono stati sospesi i voli e l’aeroporto è stato chiuso.
Si teme il peggio. Nonostante i soccorsi siano scattati immediatamente, coinvolgendo anche le unità navali della Guardia Costiera, le condizioni sono gravissime. Non aiutano né l’ora dell’incidente, avvenuto alle 21 locali (3 di notte ora italiana), né la temperatura del fiume Potomac che sfiora lo zero. Il capo dei vigili del fuoco di Washington, John A. Donnelly Sr. riporta che le operazioni sono pericolose e che le “ricerche dureranno giorni”.
A BORDO MEMBRI DELLA SQUADRA DI PATTINAGGIO USA
Cbs ha riferito che sono stati recuperati “almeno 19 corpi” dalle autorità statunitensi. In un primo momento si era parlato di 4 superstiti, notizia poi smentita da molte testate. A bordo c’erano diversi membri della associazione US Figure Skating, l’ente che sovraintende il pattinaggio artistico negli Stati Uniti. Molti dei passeggeri, tra atleti e allenatori, erano di ritorno dal National Development Camp, un evento organizzato in occasione dei Campionati statunitensi di pattinaggio artistico a Wichita, Kansas. Nonostante non siano ancora noti i nomi di tutti i passeggeri, l’agenzia russa Ria Novosti ha comunicato che c’erano gli ex campioni del mondo del pattinaggio artistico Evgenia Shishkova e Vadim Naumov.
La notizia ha scosso il mondo dello sport. La 52enne Shishkova e la 55enne Naumov erano sposati e hanno segnato la storia del pattinaggio di coppia vincendo il titolo mondiale nel 1994. Ma non si fermano qui i loro successi. Nel corso della loro carriera hanno conquistato l’argento e il bronzo al Campionato del mondo, una medaglia d’argento e quattro di bronzo agli Europei.
Sono anche i vincitori del Grand Prix dell’Unione Internazionale di Pattinaggio nella stagione 1995/1996. Avevano intrapreso la carriera di allenatori dopo il ritiro dalle competizioni e si erano trasferiti negli USA per allenare le nuove generazioni di pattinatori. Loro figlio, Maxim Naumov è arrivato quarto ai campionati americani di pattinaggio tenuti a Wichita, in Kansas, dal 21 al 26 gennaio 2025.
ASPETTI DA CHIARIRE
Per ora l’FBI ha escluso l’ipotesi di un atto doloso o di un attentato. Le ipotesi più plausibili sono l’errore umano o un problema tecnico. Risultano cruciali per capire la dinamica, i messaggi della torre di controllo. Questi fanno pensare che l’elicottero fosse stato messo sull’avviso della presenza del jet. Nell’audio si sente: “Path 25, avete il jet in vista”. Poi un altro pilota dice: “torre, l’avete visto?”. Pochi minuti prima dell’atterraggio del jet commerciali, i controllori del traffico aereo avevano chiesto se poteva usare la pista 33 (più corta) e i piloti avevano acconsentito. Pochi secondi dopo i due velivoli si scontrano.
TRUMP: “POSSA DIO BENEDIRE LE LORO ANIME”
Il presidente americano Donald Trump è stato prontamente informato dell’accaduto e ha commentato l’incidente come evitabile. Scrive sul social Truth: «L’aereo era su una linea di avvicinamento all’aeroporto perfetta e di routine. (…) La notte era limpida, le luci dell’aereo erano accese, perché l’elicottero non è andato su o giù, o perché non ha girato. Perché la torre di controllo non ha detto all’elicottero cosa fare invece di chiedergli se vedeva l’aereo. Questa è una brutta situazione che avrebbe dovuto essere evitata». Un pensiero alle vittime dell’accaduto: «Possa Dio benedire le loro anime».