Henry Kissinger, un secolo di diplomazia e impatto mondiale

Oggi, sabato 27 maggio, Henry Kissinger compie 100 anni. L’americano di origini tedesche è ricordato soprattutto per i gli incarichi ricoperti durante la presidenza di Richard Nixon. Oltre che per la straordinaria carriera in veste diplomatico, consulente politico e teorico geopolitico.

La sua vita, ormai centenaria, è stata segnata da notevoli successi e controversie. E il suo è stato un impatto duraturo sull’ordine mondiale.

Il sogno americano
Un giovane Henry Kissinger

Nato a Fürth – in Germania – il 27 maggio 1923, Henry Kissinger emigrò negli Stati Uniti nel 1938, fuggendo dalle persecuzioni del regime nazista. Dopo aver servito l’esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale, si distinse come studioso ad Harvard, pubblicando la tesi La pace di Versailles nel 1957. Questo studio è un esempio di ciò che sarebbe diventata la sua peculiare visione del mondo: una considerazione realista e pragmatica degli interessi nazionali in politica estera.

La diplomazia della contrapposizione

La sua ascesa politica ebbe inizio negli anni Settanta sotto la presidenza di Richard Nixon. Durante quegli anni servì come Consigliere per la Sicurezza Nazionale e poi come Segretario di Stato. Kissinger giocò un ruolo cruciale in alcuni degli eventi geopolitici più rilevanti del suo tempo, tra cui la distensione con l’Unione Sovietica, l’apertura della Cina, la fine della guerra del Vietnam e la mediazione nei conflitti in Medio Oriente.

Henry Kissinger discute con Richard Nixon

Il suo stile in politica estera, noto come “diplomazia della contrapposizione”, mirava a creare un equilibrio di potere tra le nazioni attraverso alleanze mutevoli. Ma questa strategia non è stata esente da critiche. Kissinger è stato accusato di aver ignorato i diritti umani in nome degli interessi statunitensi, soprattutto per il suo ruolo nei colpi di stato in Cile e in Argentina.

Henry Kissinger che stringe la mano al dittatore cileno Augusto Pinochet

Nonostante le controversie, la sua influenza è incontestabile. Ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1973 – anche questo controverso – per i suoi sforzi per porre fine alla guerra del Vietnam, sebbene il conflitto si sia protratto per altri due anni.

Dopo il ritiro

Dopo aver lasciato il governo, Kissinger ha continuato a esercitare un’influenza significativa come consulente privato e autore prolifico. La sua analisi acuta della geopolitica e la sua visione strategica sono spesso ricercate da leader mondiali e policy maker. Anche a 100 anni, rimane una delle voci più rispettate in materia di politica estera.

 

L’eredità di Kissinger è complessa e affascinante. Indipendentemente dalle controversie, con la sua visione del mondo, ha plasmato le politiche estere degli Stati Uniti e influenzato l’ordine internazionale per decenni. E questo centenario offre l’occasione per riflettere sulle lezioni imparate dalle sue politiche e sulla sua duratura influenza nel panorama mondiale.

Andrea Carrabino

Braidese per nascita, milanese per scelta. Laureato prima in Scienze Politiche e poi in Scienze del Governo. Amo la politica, ma non la vivrei. Juventino sfegatato e amante delle serie tv e del cinema. Toglietemi tutto, ma non The Office

No Comments Yet

Leave a Reply