Gli Stati Uniti sono il «salvadanaio che tutti vogliono razziare e sfruttare. Ora basta». E’ quanto scrive il presidente americano Donald Trump in una serie di tweet sulla guerra commerciale in corso con la Cina. Pechino, afferma Trump, «compra molto meno da noi di quanto noi compriamo da loro, per almeno 500 miliardi di dollari, quindi siamo in una posizione fantastica». Tra 3-4 settimane sapremo, da quanto dichiara il presidente Usa, se le trattative commerciali con la Cina avranno successo o meno.
Intanto l’amministrazione Trump mette in moto la macchina per imporre potenzialmente dazi sugli altri 300 miliardi di dollari di Made in China finora esentati dalla guerra commerciale fra i due paesi. Il rappresentate al commercio ha pubblicato i dettagli sui proposti dazi al 25% sul resto dei prodotti cinesi importati negli Stati Uniti. L’udienza pubblica sulle nuove tariffe è in programma il 17 giugno. I prodotti cinesi interessati sono 3.805.
La Cina invece sfida Donald Trump e annuncia nuovi dazi su 60 miliardi di dollari di prodotti Made in Usa. Una mossa, quella di Pechino, che affonda le piazze finanziarie mondiali alle prese con un vero e proprio lunedì nero: le borse europee chiudono tutte in rosso con Milano in calo dell’1,35%, mentre Wall Street archivia la peggiore seduta dal 3 gennaio con perdite che superano il 3%. A preoccupare è l’ipotesi di una guerra commerciale a tutto campo che rischia di travolgere la già debole economia mondiale, innescando una recessione globale e mettendo all’angolo le banche centrali.