Festa della donna: origini e celebrazioni nel mondo

L’8 marzo il mondo intero celebra la Festa della Donna. Per correttezza è però giusto definire questa ricorrenza come “Giornata Internazionale della Donna”. Lo scopo della celebrazione è far riflettere l’opinione pubblica sulla condizione femminile per quanto riguarda le conquiste politiche, sociali ed economiche.

L’origine

La Giornata Internazionale della Donna ha due radici, una americana e una russa.

In America, nel marzo del 1911, in una fabbrica di New York alcune operaie decidono di manifestare contro le condizioni di lavoro disumane alle quali sono continuamente esposte. I titolari dello stabilimento, di tutta risposta, decidono di chiudere la fabbrica e di chiudervi tutte le operaie al suo interno. Improvvisamente, a causa di un cortocircuito, scoppia un incendio che uccide 134 lavoratrici. Tra queste ci sono anche alcune immigrate italiane ed ebree. L’incendio di New York è ricordato come uno degli eventi fondanti della Giornata Internazionale della Donna.

La prima pagina del The New York Herald dopo l’incendio

In Russia, l’8 marzo del 1917, le donne di San Pietroburgo scendono in piazza per chiedere la fine della guerra. In seguito a questa vicenda le delegate della Seconda Conferenza Internazionale delle donne comuniste, a Mosca, scelgono l’8 marzo come data simbolo per istituire la Giornata Internazionale dell’Operaia. Diversi anni dopo, nel 1977, anche l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ufficializza la data dedicata al festeggiamento delle donne.

Le donne in piazza a San Pietroburgo

Celebrazioni nel mondo

Italia

La mimosa, dal 1946, è il simbolo della ricorrenza nel Belpaese. Ogni anno, infatti, l’8 marzo le donne italiane ricevono in dono un mazzetto del tipico fiore giallo. Complice la sua fioritura ai primi del mese, la mimosa è il fiore ideale per colorare la giornata dedicata alle donne anche per via del suo significato simbolico. Il fiore, infatti, è legato alla forza, alla femminilità, alla libertà, all’autonomia e alla sensibilità.

Un mazzo di mimose

Oltre a questo dono le donne, solitamente, ricevono cioccolatini e, soprattutto, l’iconica torta mimosa. Un dolce a base di pan di spagna e crema chantilly che, per il suo aspetto, ricorda il fiore giallo tipico della festività.

La torta mimosa
Russia

La Giornata Internazionale della Donna in Russia è conosciuta anche come “Festa della primavera”. La ricorrenza si celebra passando il tempo in famiglia o con i propri amici.  La donna deve essere trattata e coccolata come una regina durante la giornata dell’8 marzo e, per questo, è infatti solitamente l’uomo ad occuparsi di tutte le faccende domestiche e/o legate alla famiglia in modo tale da poter concedere alle donne una giornata di assoluto relax. Fiori e cioccolatini vengono regalati alle protagoniste della giornata sia da amici e parenti che da colleghi e datori di lavoro, la festa è infatti celebrata anche nei luoghi di lavoro. Anche le donne, tra loro, si scambiano mazzi di fiori e dolci.

Romania

Nel paese l’8 marzo si celebra la Festa della Mamma e l’arrivo imminente della primavera. Le donne più giovani, anche se non sono madri, ricevono in dono il “martisor”. Si tratta di un piccolo fiocco di filo bianco e rosso che viene poi indossato sulla giacca ed è motivo di vanto e di vezzo per chi lo porta. Il fiocco è simbolo di amore e rappresenta l’augurio di felicità e prosperità. Solo di recente le donne rumene hanno cominciato a vedere questa festività come una giornata dedicata al loro essere donne, ancor prima di essere mamme.

Il martisor
Stati Uniti

In America si celebra il mese di marzo tutto. “Women’s History Month” è il termine che gli americani utilizzano per riferirsi al mese dedicato alla storia delle donne e alle battaglie da loro affrontate nel corso degli anni per ottenere la parità dei diritti.
Nel febbraio del 1980, l’allora presidente Jimmy Carter, ha etichettato la settimana dell’8 marzo come la “National Women’s History Week”, supportata anche dai consigli comunali e dai governatori che organizzano eventi per sostenere l’empowerment femminile. Ogni anno, infatti, il presidente degli Stati Uniti rilascia la Presidential Proclamation al fine di onorare e riconoscere i risultati raggiunti dalle donne americane nella battaglia contro le discriminazioni di genere.

Glenda Veronica Matrecano

Classe 2000. Milanese. Laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all'Università IULM. "Curiosa, solare e tenace", così mi descrive chi mi conosce. Mi appassionano, soprattutto, la cronaca e l'attualità ma anche tutte quelle tematiche che sono in grado di accendere il dibattito pubblico. Tra le tante, ho un'aspirazione che supera le altre: diventare giornalista televisiva.

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