Elon Musk lascia l’incarico di capo del DOGE dell’amministrazione Trump

Elon Musk ha formalmente abbandonato il suo ruolo nell'amministrazione Trump. Finisce così, dopo appena centotrenta giorni, l’era del capo del Doge

Elon Musk ha ufficialmente abbandonato il suo ruolo nell’amministrazione Trump. Finisce così, dopo appena centotrenta giorni, l’era del capo del Doge, il Dipartimento per l’efficienza governativa. L’incarico era stato creato appositamente per Musk da Donald Trump per introdurre tagli radicali al bilancio statale.

Che cosa ha lasciato Musk

L’idea iniziale di Musk per Doge era di risparmiare 2.000 miliardi di dollari dal bilancio tagliando sprechi e frodi dilaganti, oltre a elaborare una revisione del software governativo per migliorare il funzionamento delle agenzie federali.

Fino ad oggi, il Doge ha dichiarato di aver tagliato circa 140 miliardi di dollari dal bilancio. Diversi osservatori hanno però segnalato che questo conto potrebbe contenere errori che sovrastimano i suoi risparmi. Inoltre, la nuova legge fiscale di Donald Trump dovrebbe aggiungere 2.300 miliardi di dollari al deficit, annullando qualsiasi risultato il Doge possa aver ottenuto.

La soppressione delle agenzie

L’impatto maggiore del Dipartimento di Musk è stata invece la dismissione dei servizi governativi e degli aiuti umanitari. I tagli di Doge hanno preso di mira agenzie come la National Oceanic and Atmospheric Organization, che si occupa di previsioni meteorologiche e disastri naturali, e ne hanno destabilizzate altre, come il Dipartimento per gli Affari dei Veterani.

Il caso più noto è quello di USAID, l’agenzia che si occupava dei programmi di cooperazione internazionale, e che era il più grande finanziatore di progetti di aiuti a livello globale. L’obiettivo era quello di gestire progetti di sviluppo, attività mediche e grandi progetti sanitari. Inoltre, USAID metteva a disposizione miliardi di dollari a ong e fondazioni attive nei paesi più poveri. Da oltre diecimila dipendenti di qualche mese fa, si è passati a quindici.

Alessandro Dowlatshahi

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano, chiudendo il mio percorso accademico con un lavoro di ricerca tesi a Santiago del Cile. Le mie radici si dividono tra l’Iran e l’Italia; il tronco si sta elevando nella periferia meneghina; seguo con una penna in mano il diramarsi delle fronde, alla ricerca di tracce umane in giro per il mondo.

No Comments Yet

Leave a Reply