
Il premier socialista Edi Rama si dirige verso il quarto mandato alla guida dell’Albania. Si tratta di un record per il paese, ma non è l’unico primato in queste elezioni. L’affluenza alle urne infatti è stata circa del 41%.
La vittoria del favorito
Il partito socialista di Edi Rama era dato come favorito già da tempo: molti sondaggi gli davano un vantaggio tra i 10 e i 15 punti percentuali sull’opposizione. All’indomani delle elezioni, gli exit poll della tv Klan Kosova e del sito Albanian Post assegnano al partito di Edi Rama 79 deputati sui 140 seggi che compongono il parlamento albanese. Ben oltre i 74 attualmente occupati dai socialisti e largamente al di sopra dei 71 richiesti dalla maggioranza. Questo sarebbe il quarto mandato consecutivo del premier uscente, un record. Tuttavia l’altro record è quello della scarsa affluenza alle urne. 3,7 milioni di cittadini avevano diritto di voto, ma solo il 41% si è recato alle urne. Il numero include anche i cittadini che non si trovano sul suolo albanese. 192 mila elettori infatti hanno votato dall’estero.
Il profilo del premier
Edi Rama è nato nel 1964 nella capitale, Tirana, di cui è stato sindaco dal 2000 al 2011. Dal 2005 ha guidato il partito socialista e dal 2013 è alla guida dell’Albania. Questo per lui e per il partito sarebbe il quarto mandato consecutivo. I sondaggi lo davano per favorito ma Rama si è mostrato molto prudente. Il premier ha seguito le elezioni dal quartier generale del Partito socialista. Lì è stata allestita una “war room” in cui istante dopo istante confluivano i voti conteggiati dai vari seggi elettorali. Negli anni il premier albanese ha avvicinato il paese all’Unione Europea anche grazie ai rapporti intessuti con i capi di governo europei. Rama è stato infatti grande alleato della premier italiana Giorgia Meloni sul progetto dei centri di rimpatrio sul suolo albanese, soluzione molto discussa anche in UE. In campagna elettorale ha pagato soprattutto la promessa dell’ex sindaco di Tirana del suo impegno per far entrare l’Albania nell’Unione Europea entro il 2030, anche se alcuni esperti sostengono che forse sarà necessario qualche anno in più.
L’opposizione
L’opposizione di centro-destra, guidata da Sali Berisha è al momento ferma al 38% che corrisponderebbe a 53-56 seggi. Il leader del Partito Democratico, principale avversario di Rama, recentemente si è mostrato vicino al Presidente Usa Donald Trump, anche ingaggiando Chris LaCivita, collaboratore della Casa Bianca. In una visita istituzionale a Tirana, il manager americano ha ripreso lo slogan trumpiano, chiedendo alla folla “Who is ready to Make Albania Great Again?” sulla falsa riga del MAGA americano. E potrebbe essere stata questa vicinanza con gli Stati Uniti ad allontanare gli albanesi dal Partito Democratico. I seggi restanti sono contesi tra il Partito socialdemocratico (abbastanza vicino a Rama) e il nuovo partito Mundesia, guidato da Agron Shehaj, imprenditore e deputato di centrodestra, un tempo vicino a Berisha.