DELIVEROO COMPRATO DA DOORDASH PER 2,9 MILIARDI DI STERLINE

È cosa fatta. Il 6 maggio Deliveroo, la compagnia di consegna a domicilio, ha annunciato di aver accettato l’offerta di acquisizione da parte del rivale statunitense DoorDash. È solo l’ultimo scacco matto del lento declino che sta colpendo il delivery europeo.

IL MAXI-ACQUISTO

La consegna a domicilio europea ha attirato l’attenzione degli americani. Il 25 Aprile Doordash ha avanzato una richiesta di acquisizione di Deliveroo, accettata poi il 6 maggio, per 2,9 miliardi di sterline (3,4 miliardi di euro). Deliveroo ha poi raccomandato ai propri azionisti che, se aderiranno, riceveranno 180 pence ad azione. In seguito alla notizia dell’accordo, le azioni di Deliveroo sono aumentate di quasi il 2%.

Doordash, la compagnia statunitense di delivery che ha acquisito Deliveroo

La compagnia americana controlla già i due terzi del mercato delle consegne di cibo negli USA, ma adesso l’obiettivo è quello di espandersi nel Vecchio Continente. Tanto che, poche ore dopo questa operazione, Doordash ha comprato per 1,2 miliardi di dollari anche SevenRooms, la piattaforma di prenotazioni alberghiere. Nel comunicato che annuncia l’operazione si legge: «L’integrazione con Deliveroo rafforzerà la posizione di DoorDash come piattaforma leader a livello globale nel commercio locale, consentendo all’entità combinata di servire al meglio aziende, consumatori e corrieri». Con questa unione, il gruppo allargato avrà una presenza globale in oltre 40 paesi, fornendo servizio a circa 50 milioni di utenti al mese.

IL DECLINO DI DELIVEROO

Deliveroo è stata fondata nel 2013 da William Shu, imprenditore statunitense che vive nel Regno Unito. Il funzionamento è simile a quello delle altre compagnie delivery: attraverso sito o app è possibile ordinare cibo dai ristoranti affiliati e farselo portare direttamente a casa.

La compagnia ha vissuto una crescita costante culminata con la pandemia di Covid-19. Poi dal 2021, con la disastrosa quotazione in borsa, il valore della compagnia è diminuito drasticamente. Quotazione andata male soprattutto perché gli investitori erano molto scettici circa il modello di business di Deliveroo. Il quale, nonostante la diffusione, stava generando bassi profitti, oltre al fatto che in futuro avrebbe potuto essere ostacolato da nuove leggi a difesa dei rider e dei lavoratori del settore. A tal proposito, la legge più importante è quella del 2019, mentre nel 2024 è stata approvata la direttiva europea sui lavoratori di piattaforma per migliorare le loro condizioni di lavoro.

TEMPI DURI PER IL FOOD DELIVERY
Il logo di Just Eat, la compagnia di delivery

Nel 2025 per Deliveroo si apre un nuovo capitolo, seguendo lo stesso destino di Just Eat Takeaway, rilevata lo scorso febbraio per 4,1 miliardi di euro da Prosus, il gruppo di investimento globale olandese specializzato in servizi internet per i consumatori. In generale, nel 2024 il Financial Times ha sottolineato la profonda crisi a cui il food delivery sta andando incontro, e questo non solo in Italia. Infatti, se nel nostro paese sono già fallite Uber Eats, Getir e Domin’s pizza, a livello globale la situazione non va meglio.

Nonostante sia un servizio comodo per gli utenti, non sembra essere così vantaggioso né per i lavoratori né per gli azionisti. Testimoniato anche dal diverso andamento che titoli e quotazioni hanno oggi rispetto al boom pandemico. Oltre alla competizione dei prezzi e il controllo sempre più serrato da parte degli enti regolatori e dei gruppi sindacali per le condizioni dei rider. Lo svantaggio sembra tutto per le compagnie e gli investitori, ma dopo anni in cui siamo stati abituati a questo servizio, saremo in grado di farne a meno?

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