Da procuratore a presidente: chi è il Presidente sudcoreano Yoon

È il 9 marzo 2022 quando Yoon Suk Yeol viene proclamato Presidente della Corea del Sud. Nella sua elezione sono stati determinanti il ruolo fondamentale che ha svolto nelle indagini sull’ex presidente Park Geun-hye e la sua fama di procuratore generale. All’epoca nessuno avrebbe potuto immaginare che sarebbe diventato il primo presidente sudcoreano a proclamare la legge marziale dal 1980, dell’uccisione del dittatore Park Chung Hee e del colpo di stato del generale Chun Doo Hwan.

Lo scandalo

È il 10 marzo 2017 quando la Corte costituzionale conferma all’unanimità la procedura di impeachment nei confronti dell’ex presidente Park Geun-hye, accusata di corruzione. Al centro dello scandalo ci sono i rapporti tra la donna e Choi Soon-sil, sua consigliera personale e figlia di Choi Tae-min, leader e fondatore di una setta. Le famiglie delle due si incontrano dopo l’assassinio della madre dell’ex presidente.

Choi-padre avrebbe avvicinato Park Geun-hye dicendole che sua madre gli era apparsa in sogno chiedendogli di aiutarla. Da allora l’uomo è sempre rimasto accanto alla famiglia Park. Dapprima con Park Chung-hee, padre di Park Geun-hye e ai tempi dittatore della Corea del Sud, influenzandone le decisioni. Dopo il suo assassinio con la figlia, Park Geun-hye, occupandosi della sua formazione morale e spirituale.

La sua influenza su di lei era tale che persino l’ambasciata americana a Seoul riferisce, in un documento confidenziale pubblicato da Wikileaks, di voci secondo cui Choi avrebbe avuto «il completo controllo sul corpo e sull’anima di Park durante i suoi anni formativi», riuscendo nel mentre ad accumulare ingenti quantità di denaro per sé e per la figlia. Dopo la pubblicazione di queste affermazioni il rapporto tra Park Geun-hye, Choi Tae-min e la figlia Choi Soon-sil diventa il centro dell’attenzione dei media.

Park nega di aver avuto uno stretto rapporto prima con Choi Tae-min e poi con sua figlia, scusandosi pubblicamente per aver condiviso con lei questioni di interesse nazionale. Da alcune indagini infatti emerge come Choi Soon-sil avrebbe aprofittato della propria posizione per costringere i principali gruppi industriali del Paese a finanziare due organizzazioni no-profit di cui lei stessa era a capo.

Park Geun-hye sarebbe stata coinvolta personalmente nei traffici illeciti, dando istruzioni ai propri collaboratori su come dirottare i finanziamenti verso le organizzazioni di Choi Soon-sil. È a partire da queste accuse che il Parlamento avvia la procedura di impeachment che porterà Park ad essere condannata a 24 anni di carcere nel 2018.

L’ascesa di Yoon Suk Yeol

A guidare le indagini contro Park e Choi come procuratore generale è Yoon Suk Yeol, attuale presidente della Corea del Sud. Da quando è stato eletto, nel 2022, ha fatto fatica ad attuare il suo programma politico. A pesare sono le divisioni con l’opposizione liberale, che controlla la Camera. Quest’ultima si è spesso opposta alle proposte del Presidente e dal canto suo Yoon ha usato più volte il suo potere di veto per bloccare le proposte di legge dell’opposizione.

L’ultimo scontro ha avuto al centro l’approvazione della legge di bilancio, bloccata in parlamento dai veti incrociati. A rendere più difficile la posizione del Presidente sono alcuni scandali che hanno compromesso la sua immagine agli occhi dell’opinione pubblica. La sua amministrazione infatti è stata accusata di aver bloccato le indagini indipendenti su alcuni scandali che hanno coinvolto degli alti funzionari.

Le accuse al presidente

Lui e la moglie inoltre sono stati accusati di corruzione e abusi di potere per aver influenzato illegalmente la selezione dei candidati dei conservatori alle elezioni parlamentari suppletive del 2022. Queste accuse avrebbero potuto portare Yoon all’impeachment già prima del tentato golpe.

A colpire la sua famiglia sono anche altre controversie, a partire da quella che vede al centro la moglie Kim Keon-hee, ripresa mentre riceve una borsa griffata in dono da un pastore coreano-americano. Quando la legge in Corea del Sud vieta a dirigenti pubblici e consorti di accettare qualsiasi dono valga più di 1 milione di won (687 euro).

È da questa vicenda che inizia un’indagine che porta gli inquirenti a scoprire come alcuni conti intestati alla first lady venissero utilizzati dall’ex presidente della Deutsch Motors, Kwon Oh-soo, per manipolare il mercato. Quest’ultimo verrà poi condannato a settembre 2024 dalla Corte d’Appello. Kim invece viene prosciolta dalle accuse il 17 ottobre. Yoon si è scusato per l’accaduto, tuttavia si è rifiutato di autorizzare un’indagine più approfondita.

Questo ha scatenato le proteste dell’opposizione. Che, nelle ultime settimane, si preparava a votare una mozione per mettere sotto accusa il presidente del Board of Audit and Inspection, che si occupa di controllo del settore pubblico, e tre procuratori per non aver indagato correttamente sulla first lady.

A cura di Chiara Brunello

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