Crisi di governo in Francia, Macron parla alla nazione: «nominerò il successore nei prossimi giorni»

«I deputati che hanno votato la sfiducia hanno scelto il disordinenominerò un primo ministro nei prossimo giorni». Lo ha annunciato Emmanuel Macron rivolgendosi ai francesi. Sullo sfondo le porte dorate dell’Eliseo, davanti a lui una profonda crisi politica. Crisi che non risparmia nemmeno le Chef de l’Etat, che però ha assicurato «porterò a termine il mio mandato».

La caduta del governo

Il discorso alla nazione di Macron si è reso necessario dopo la caduta del governo Barnier a soli tre mesi dall’inizio del suo mandato. La mozione di sfiducia, avanzata dal Nuovo Fronte Popolare, ha raccolto 331 voti a favore nell’aula dell’Assemblée Nationale, lo scorso 4 dicembre. Mettendo d’accordo la sinistra del NFP e il partito di estrema destra di Marine Le Pen, in quello che Macron ha definito «un fronte antirepubblicano».

E adesso? Nonostante le indiscrezioni vedevano il presidente Emmanuel Macron annunciare questa sera il successore di Barnier, il Capo di Stato ha preferito attendere qualche giorno. E per quanto riguarda i candidati, i riflettori sono ora puntati su François Bayrou, il leader centrista del MoDem, e Sebastien Lecornu, ministro della Difesa uscente.

Una legge “speciale” e la continuità del mandato

Durante il suo discorso alla Francia, Macron ha poi annunciato che «entro metà dicembre sarà presentata una legge speciale che consentirà la continuità dei servizi pubblici e la vita del Paese». Aggiungendo che tale legge applicherà «per il 2025 le scelte del 2024» in tema di manovra finanziaria.
Tra le altre questioni che Macron ha voluto chiarire in diretta nazionale non è mancata quella relativa alle sue ipotetiche dimissioni. Con lo sguardo fisso in camera e il tricolore alle sue spalle, il presidente non ha esitato a puntualizzare che intende portare avanti il suo mandato. «Sono stato eletto democraticamente per cinque anni e resterò fino alla fine».

Ora non ci resta che attendere che il successore di Barnier faccia il suo ingresso all’Eliseo, stringa la mano a Macron e accetti l’incarico. E chissà se il il tutto verrà finalizzato prima dell’arrivo di Trump a Parigi, cosa a cui le président sembra tenere in modo particolare.

Vittoria Giulia Fassola

Classe 2001. Ligure e anche un po' francese. Laureata in International Relations and Global Affairs, all'Università Cattolica di Milano. Mi interesso di politica estera e di tutto ciò che penso valga la pena di raccontare. Il mio obiettivo? Diventare giornalista televisiva.

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