Coronavirus: in Europa la fase due è a due velocità

A ciascuno il suo, per dirla con Sciascia. Il dibattito nei parlamenti di tutta Europa affina le ricette per l’avvio della fase 2, ovvero la riapertura delle attività lavorative che metterà fine al lockdown. La nostra dovrebbe partire il 4 maggio. MasterX ha passato in rassegna le misure adottate in alcuni dei Paesi membri dell’Unione europea.

GERMANIA

I tedeschi inaugurano oggi, lunedì 20 aprile, la loro fase 2. Disposte riaperture per i negozi con superficie inferiore agli 800 metri quadrati, con tempistiche variano a seconda dei Land. Senza alcun vincolo di dimensione la riapertura per concessionari di auto, negozi di biciclette e librerie. In Sassonia, a Berlino e nel Brandeburgo tornano tra i banchi gli studenti che dovranno sostenere gli esami. Altri compagni li raggiungeranno a inizio maggio. Il governo «consiglia urgentemente» l’uso delle mascherine sui mezzi di trasporto o quando si fa la spesa.

SPAGNA

Nella Spagna di Pedro Sanchez i 565 decessi nelle ultime 24 ore suggeriscono cautela. La riapertura è stata prorogata al 9 maggio, con forse qualche eccezione nelle comunità, come le Canarie, meno aggredite dal virus. In fabbriche, aziende e cantieri – alcune delle quali già al lavoro da inizio settimana scorsa – la parola d’ordine sarà distanziamento. Dove non potrà essere garantita la distanza minima, sopperiranno i dispositivi di protezione individuale. Dalla settimana scorsa, nella metro di Madrid, è cominciata ad apparire una segnaletica orizzontale a pois. Cerchi rossi a due metri l’uno dall’altro indicano dove posizionarsi lungo la pensilina.

FRANCIA

L’11 maggio è la data che oltralpe dovrebbe sancire l’avvio della fase 2. Precedenza alle scuole, ancora chiusi in un primo momento bar, ristoranti e cinema. La decisione ha respiro politico: il presidente Emmanuel Macron ha specificato di voler evitare l’approfondirsi delle disparità tra allievi che hanno a disposizione un computer e una connessione veloce e quelli più svantaggiati.

NORVEGIA

Dopo un mese di chiusura, il Paese riapre oggi le scuole materne. Fascia d’età meno colpita – hanno stabilito le autorità –, ai bambini è stata concessa la possibilità di ritornare a scuola sebbene diversi genitori abbiano espresso riserve sulla decisione. Dal 27 aprile, quindi, riapriranno inoltre parrucchieri ed estetisti. «La nostra ambizione – ha dichiarato la premier Erna Solberg -: tutti a scuola prima dell’estate». Restano in vigore distanziamento sociale e restrizioni ai viaggi. È in fase di sviluppo l’app per il tracciamento Gps che, una volta in funzione, invierà una notifica ai contatti cui un soggetto risultato infetto si sia avvicinato.

DANIMARCA

A partire da oggi, saracinesche alzate per parrucchieri, dentisti, fisioterapisti e autoscuole dopo un mese di chiusura. Il governo impone tuttavia una certa cautela: ai titolari è fatto obbligo del rispetto di misure stabilite dalle autorità sanitarie per ridurre i rischi di contagio. La Danimarca è, inoltre, il primo Paese ad aver riaperto scuole elementari ed asili: lezioni a distanza di due metri, un solo alunno per banco, alla pausa tutti a lavarsi le mani. Eventi ed incontri pubblici saranno vietati fino ad agosto. Per strada, obbligo di mascherina.

SVEZIA

Qui, eventi sportivi e culturali sono stati vietati almeno fino al 15 giugno. La misura restrittiva convive tuttavia con l’ossimoro di negozi, bar e ristoranti mai ufficialmente sottoposti a chiusura. Saltate le tradizionali sfilate dei bambini il 17 maggio, festa nazionale. Chiuse scuole superiori e università, nessun obbligo di mascherina, né alcun team al lavoro su app di tracciamento. In Svezia lo smartworking è già una realtà diffusa: per la Stockholm Business Region, società finanziata dallo Stato, almeno il 90% del personale delle più grandi aziende della capitale opera già in telelavoro.

AUSTRIA

Riapre oggi, ma solo in modalità drive-in e dalle ore 11 alle 20, il colosso americano del fast food, McDonald’s. Nel Paese, ad ogni modo, si può dire che la fase 2 fosse già iniziata la settimana scorsa. Da lunedì 13 aprile hanno riaperto fabbriche e imprese di costruzione, dove invece le aziende essenziali non si sono mai fermate. Quasi l’80% degli esercizi commerciali del Paese è già in attività: per clienti e personale, obbligo di mascherina e distanza di sicurezza. Già accessibili, inoltre, parchi e mezzi pubblici. Sospese fino a maggio le lezioni negli asili e nelle scuole dell’obbligo.

SVIZZERA

Il 27 aprile è la data fissata in calendario per una riapertura a tre tappe. «Riprendiamo, ma dobbiamo assolutamente evitare ricadute», ha dichiarato la presidentessa della Confederazione Simonetta Sommaruga. Il primo step coinvolge attività commerciali come parrucchieri, giardinieri e alcuni ambulatori medici. La seconda fase, dedicata alla scuola, comincerà l’11 maggio. Un’ultima tranche di riaperture è prevista per l’8 giugno. Multa da 100 franchi  – 95 euro circa – per chi andrà in Italia  o in Francia per fare acquisti in supermercati dove i prezzi sono più a buon mercato.

IRLANDA

Quarantena almeno fino al 5 maggio. Come in Italia, il Taoiseach – il capo del governo – Leo Varadkar non ha escluso la possibilità che le scuole rimangano chiuse fino all’avvio del prossimo anno. Esigue possibilità, inoltre, che in estate vengano concessi permessi per turismo ed eventi a grande scala. A differenza del virtuosismo delle latitudini più elevate d’Europa, qui solo il 30% della popolazione è in grado di lavorare in smartworking, con conseguenze preoccupanti per l’effetto di sospensione sull’economia. Restrizioni sugli arrivi da altri Paesi, ma rimane aperto il confine con l’Irlanda del Nord.

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