Coppa d’Africa, al via la 33esima edizione in Camerun

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La Coppa d’Africa è pronta a prendersi la scena. Con un anno di ritardo – causa covid – le migliori nazionali africane si sfideranno in Camerun, dal 9 gennaio al 6 febbraio, per aggiudicarsi il titolo di campione continentale.

Competizione spesso sottovalutata, considerata dai club europei come qualcosa che li priva di giocatori importanti, quella organizzata dalla Confederazione calcistica africana è in realtà una manifestazione che merita attenzione. Ricca di storia e rivalità. Ma soprattutto, per gli amanti del calcio, piena di talenti. Segno di un movimento in crescita che vuole ritagliarsi il giusto spazio nel panorama sportivo.

LE STELLE DEL TORNEO

Tanti i campioni che scenderanno in campo. Provenienti da tutti i migliori club europei e pronti ad illuminare il gioco grazie al loro talento. Salah, Mané, Mahrez, Aubameyang dalla Premier League; Hakimi dal PSG; Haller, capocannoniere della Champions League, dall’Ajax. E poi anche tanta Serie A. Dai napoletani Koulibaly e Anguissa, ai milanisti Kessié e Bennacer, passando per Keita (Cagliari), Boga (Atalanta), Barrow (Bologna) e Felix Afena-Gyan (Roma), per un totale di 23 calciatori.

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Franck Kessie, centrocampista del Milan impegnato con la Costa d’Avorio
LA COMPETIZIONE

Il torneo prevede la partecipazione di 24 squadre, suddivise in sei gironi. Le prime due di ogni gruppo e le quattro migliori terze si qualificano agli ottavi di finale, dove inizierà la fase a eliminazione diretta. La prima partita, domenica alle 17, vedrà contrapposte Camerun – nazione ospitante – e Burkina Faso, mentre alle 20 si affronteranno le altre due squadre del girone A, Etiopia e Capo Verde. La finale è prevista per domenica 6 febbraio, allo stadio Paul Biya di Yaoundé (capitale) ed eleggerà i campioni d’Africa.

STORIA DELLA COMPETIZIONE

Quella che inizierà il 9 gennaio è la 33esima edizione della Coppa d’Africa. La prima si svolse nel 1957 in Sudan, e da allora si è sempre organizzata ogni due anni (tranne nel ‘68, quando fu giocata tre anni dopo l’edizione precedente). A guidare la classifica delle nazionali più vincenti c’è l’Egitto, campione sette volte, seguito da Camerun (cinque) e Ghana (quattro). In totale sono quattordici le squadre trionfanti.

L’ultima edizione, in Egitto nel 2019, è stata vinta dall’Algeria grazie all’1-0 contro il Senegal.

Il capocannoniere all-time è il camerunense Samuel Eto’o, a quota 18 gol. Il record di reti in una singola edizione appartiene invece all’egiziano El-Attar, che ne segnò 5 nel ‘57.

I SOPRANNOMI DELLE SQUADRE PARTECIPANTI

Suscitano grande curiosità ed interesse i soprannomi delle varie nazionali dell’Africa. Spesso legati all’universo zoologico, i simboli dei vari Stati rappresentano bene la diversità, capace di mescolare colori, culture e paesaggi. Nomi che testimoniano anche il legame che esiste tra uomo e natura, in cui gli animali vengono spesso percepiti come coabitanti di uno stesso ambiente. Ed ecco quindi che l’Algeria sono ‘i fennec’ (volpi del deserto), il Burkina Faso ‘gli stalloni’, il Camerun ‘i leoni indomabili’, Capo Verde ‘gli squali blu’, Comore ‘i celacanti’ (pesci preistorici), la Costa d’Avorio ‘gli elefanti’, l’Etiopia ‘i walyas’ (stambecchi), il Gabon ‘le pantere’, il Gambia ‘gli scorpioni’, la Guniea ‘i syli’ (elefanti), la Guinea-Bissau ‘i licaoni’, il Mali ‘le aquile’, il Marocco ‘i leoni dell’atlante’, la Nigeria ‘le super aquile’, il Senegal ‘i leoni della taranga’, il Sudan ‘i coccodrilli del Nilo’, la Tunisia ‘le aquile di Cartagine’. Caratterizzate invece dal passato storico sono ‘i faraoni’ dell’Egitto, ‘gli almoravidi’ (dinastia berbera) della Mauritania e ‘i guerrieri’ dello Zimbabwe. Rappresentate dalle proprie bandiere sono ‘le black stars’ del Ghana e ‘le fiamme’ del Malawi, mentre i giocatori della Guinea Equatoriale sono ‘i tuoni’ e quelli della Sierra Leone ‘le stelle leone’.

Animali, uomini, elementi naturali. Da domenica, e per un mese, gli uni contro gli altri, in una competizione ricca di fascino e pronta ad appassionare i tifosi di tutto il mondo.

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