Gli ultimi sette anni sono stati i più caldi mai registrati a livello globale. A dirlo è il Copernicus Climate Change Service, il programma dell’Unione Europea che ha pubblicato una nuova analisi della temperatura globale, mostrando inoltre che solo nel 2021 la temperatura è risultata di 1.2 gradi Celsius più alta rispetto ai livelli preindustriali.
Cosa dice il rapporto
Il primo dato che emerge è che nel 2021 la concentrazione di gas serra nell’atmosfera è aumentata. In particolare, i livelli di anidride carbonica (Co2) hanno toccato un nuovo record rispetto al 2020, nonostante le emissioni di carbonio abbiano registrato un calo dal 2003 in poi. A preoccupare è anche l’aumento delle emissioni di metano (Ch4), un gas serra che è tra i più nocivi per l’atmosfera perché ha un potenziale climalterante fino a 30 volte superiore rispetto a quello dell’anidride carbonica.
Nonostante l’aumento delle emissioni e il conseguente aggravarsi dell’effetto serra, il 2021 è stato uno degli anni relativamente più freschi insieme al 2015 e al 2018. Se guardiamo solo ai mesi estivi, però, lo scorso anno sono state registrate alcune delle temperature più alte degli ultimi anni, come il record di 48.8 gradi Celsius in Sicilia.
The last seven years were the warmest on record, with 2021 5th but with a small margin to 2015 and 2018. See in the video which regions had the largest geographical anomalies for the year. #CopernicusClimate #C3S pic.twitter.com/1sbG5cLdVg
— Copernicus ECMWF (@CopernicusECMWF) January 10, 2022
Un anno di eventi estremi
Oltre al record di temperatura in Sicilia, la crisi climatica ha portato a effetti devastanti in tutto il mondo nel corso del 2021: basti pensare agli incendi che hanno devastato Italia, Grecia e Turchia, ma anche il Canada e il Nord America. Paesi, questi ultimi, colpiti da un’ondata di calore anomala che ha fatto registrare una punta di 49,5 gradi a Vancouver. Alla fine dell’estate, inoltre, per la prima volta è piovuto anche su quella parte della Groenlandia che di solito rimane congelata tutto l’anno, provocandone la fusione. Infine non si possono ignorare le alluvioni che hanno colpito Belgio, Germania e la provincia cinese dello Henan. Tutti eventi estremi che, secondo gli scienziati, sarebbero conseguenza del riscaldamento globale.
Secondo Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service, gli eventi climatici estremi che hanno caratterizzato il 2021 ci devono ricordare che «dobbiamo cambiare il nostro stile di vita e adottare delle misure drastiche per una società più sostenibile e per ridurre le emissioni nette di anidride carbonica».
Articolo di Valeriano Musiu