Il regista di Bohemian Rhapsody, Bryan Singer, è stato accusato di molestie sessuali su minori. I fatti riportati dall’Atlantic risalirebbero alla fine degli anni Novanta. Il regista sarebbe stato licenziato a fine 2017 per un presunto problema di salute, ma pare che il vero motivo fosse proprio nei processi che è chiamato ad affrontare.
Dopo un’inchiesta di 12 mesi portata avanti dall’Atlantic, con una cinquantina di fonti, il regista si trova davanti ad accuse che, nel periodo storico del #MeToo, hanno già fatto crollare altri giganti del cinema, ultimo tra questi Kevin Spacey. Non è la prima volta che Singer finisce sul banco degli imputati: nel dicembre 2017 (lo stesso periodo in cui è stato licenziato dal set di Bohemian Rhapsody), un uomo ha accusato Singer di averlo forzato ad avere un rapporto sessuale a bordo di uno yacht a Seattle nel 2003, quando aveva 17 anni.
Il regista ha risposto all’articolo dell’Atlantic con un comunicato ufficiale, tramite il suo portavoce. «Queste cause legali sono state depositate da individui che mentono per denaro o popolarità. – recita la nota stampa – Non mi sorprende che, con Bohemian Rhapsody candidato agli Oscar, questo pezzo omofobo sia stato pubblicato giusto in tempo per sfruttarne il successo».