A cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio Blockbuster risolveva le piovose serate dei giovani con jeans a vita alta e cresciuti a pane e Beverly Hills. L’insegna luminosa e imponente indicava l’ingresso dietro cui si celava una scelta sterminata di titoli in VHS e DVD, il paradiso di ogni cine-fanatico. Il canovaccio era più o meno sempre lo stesso: pioggia a dirotto, di andar per locali nemmeno a parlarne. In ogni gruppo di amici c’è sempre colui che risolve le emergenze mettendo a disposizione la casa. «Si ma che si fa? Andiamo da Blockbuster e noleggiamo un film».
Internet era al suo Giurassico, niente consultazioni su MyMovies o Rotten Tomatoes, ci si affidava all’istinto e al sentito dire. Il rischio d’incappare in un B-Movie girato in 48 ore pause pranzo comprese era palpabile, il terrore di buttare due ore della propria vita si poteva toccare con mano. Una scelta ardua, che scaturiva in dibattiti da cinefili dell’ultima ora, tra disquisizioni su questo o quell’altro attore che lasciavano il tempo che trovavano. Spesso la decisione arrivava a richiedere quasi un’ora, cui seguiva una scorta di snack assortiti presi dal reparto appositamente predisposto da Blockbuster. E dopo via, pronti per la visione di gruppo.
E poi fu rivoluzione digitale. Arrivò la ciurma dei pirati di Emule prima e di Torrent poi, il mercato del video-noleggio entrò in crisi profonda e i Blockbuster cominciarono a chiudere con disarmante rapidità. Era più facile trovare un Gronchi rosa che vederne uno ancora aperto. All’inizio dell’inizio del 2019 i centri ancora aperti erano solo due: quello di Perth, in Australia, e quello di Bend, nell’Oregon (USA). Ma mentre il primo cesserà l’attività entro fine mese, il Blockbuster americano resiste e prospera, con circa 4.000 clienti attivi che crescono di giorno in giorno. Il motivo sembra risiedere nella scarsa densità abitativa in quella zona degli Stati Uniti, dove i cavi della connessione veloce faticano a raggiungere con efficacia tutte le abitazioni. Con lo streaming a singhiozzo ai cittadini di Bend è toccato salire sulla macchina del tempo, tornare indietro di 10 anni e noleggiare i film da Blockbuster, proprio come si faceva tra gli anni ’90 e i primi 2000. Lo status di highlander del videonoleggio ha reso l’ultimo centro rimasto una vera attrazione locale, un piccolo omaggio al recente passato che pulsa nel cuore dell’Oregon.