Blackout in Spagna e Portogallo: ripristinato il 99% della rete elettrica

Erano le 12.50 del 28 aprile quando un maxi blackout ha investito Spagna, Portogallo e il sud della Francia. Gravi i disservizi nella rete dei trasporti: bloccato il traffico ferroviario, la metropolitana, molti voli e la segnaletica stradale. Problemi anche nelle comunicazioni e nelle reti internet che si sono estesi fino al Marocco.

Alle 6 della mattina del 29 aprile la situazione sembra essersi quasi ristabilita. Ripresa la circolazione ferroviaria in buona parte della Spagna, in particolare da Madrid a Barcellona, Valencia, Murcia, Alicante e Paesi Baschi. Regolari i principali collegamenti ad alta velocità, ma nella comunità di Madrid e in Catalogna circola solo il 50%  dei convogli locali. L’operatore dei trasporti ferroviari assicura che i collegamenti saranno ripristinati in funzione del recupero delle forniture elettriche, ma avverte che anche oggi i treni subiranno ritardi e cancellazioni. Regolare l’attività delle banche.

Dopo un primo momento di incertezza, alle 8 è stata riattivata anche la metropolitana della capitale oltre ai bus urbani e interurbani, che per tutta la giornata del 29 aprile saranno gratuiti. «Circolerà l’80% dei treni di una normale ora di punta mattutina», ha spiegato in un messaggio su X la presidente della Comunita’ di Madrid, Isabel Diaz Ayuso.  Ancora in corso i lavori per ripristinare i semafori saltati durante il blackout. La direzione generale del traffico ha chiesto ai cittadini di evitare ancora oggi gli spostamenti in auto, salvo emergenze. Sospese le lezioni scolastiche in 8 regioni.

Ripristinato il 90% dei servizi di telefonia mobile e fissa

Vodafone Spagna ha comunicato di aver recuperato il 95% del traffico mobile, mentre OasOrange ha riportato il ripristino del 90% della rete e conta di tornare pienamente operativa a breve. La compagnia Telefonica, invece, ha attivato ieri un comitato di crisi per garantire la continuità dei servizi essenziali. Anche questa compagnia prevede di tornare alla piena operatività entro oggi, come indicato in una nota ufficiale.

Le cause del blackout

Secondo alcune dichiarazioni rilasciate dal governo portoghese nella giornata del 28 aprile, il blackout sarebbe stato provocato da «un raro fenomeno atmosferico che si sarebbe verificato in Spagna», spiega Ren, la compagnia di energia elettrica portoghese.

Ci sarebbero infatti state delle «oscillazioni anomale sulle linee dell’alta tensione provocate da estreme variazioni di temperatura» che, a partire dalla rete spagnola, hanno creato problemi anche a quella portoghese.

L’Agenzia meteorologica statale (Aemet) smentisce però questa possibilità, dichiarando che «non sono stati rilevati fenomeni atmosferici o meteorologici insoliti, né bruschi sbalzi di temperatura nella rete di stazioni meteorologiche».

Le avvisaglie su dei problemi nella rete elettrica spagnola c’erano già state cinque giorni fa, quando la Repsol aveva lanciato un allarme. «Uno spegnimento imprevisto dovuto a problemi tecnici con l’alimentazione elettrica», aveva infatti causato la chiusura della raffineria di Cartagena. A riportare la notizia è El Mundo, che cita proprie fonti ben informate, secondo le quali lo «spegnimento improvviso» sarebbe stato causato da un «grave guasto elettrico non correlato all’impianto»

Il governo spagnolo ha istituito una commissione di inchiesta

Il governo spagnolo ha istituito una commissione d’inchiesta per chiarire le cause del grave blackout che ha paralizzato l’intero paese. Lo ha annunciato il primo ministro Pedro Sanchez durante una conferenza stampa, precisando che al momento non è stata esclusa alcuna ipotesi. «Adotteremo tutte le misure necessarie per evitare che un episodio simile si ripeta», ha dichiarato.

Sanchez ha inoltre respinto con fermezza l’ipotesi che la causa del blackout sia da attribuire alla carenza di energia nucleare. «Chi sostiene questa tesi mente o dimostra di non conoscere la realtà», ha affermato, sottolineando che una maggiore dipendenza dal nucleare avrebbe rallentato i tempi di ripristino, dato che le centrali non sono ancora tornate operative.

Il premier ha infine annunciato l’intenzione di richiedere un rapporto indipendente alla Commissione Europea per ottenere un’analisi più precisa e dettagliata degli eventi iniziati alle 12:33 del 28 aprile.

Esclusa l’opzione di un cyber-attacco

«Poco fa Red Electrica ha escluso che un attacco hacker abbia causato l’interruzione dell’elettricità ieri in Spagna. Non abbiamo ulteriori commenti su questa affermazione. Per quanto riguarda le cause dell’incidente, siamo ancora in attesa della valutazione completa da parte della Spagna, ma questa è davvero una buona notizia». Questa la dichiarazione ufficiale della portavoce della Commissione Ue Paula Pinho nel corso del briefing con la stampa. 

Poco dopo è arrivata la conferma dell’esclusione di un attacco hacker anche dal Portogallo. «Non abbiamo informazioni relative a un attacco informatico o a un’aggressione ostile in questa fase. Questa è una valutazione preliminare dei vari servizi. Si sarebbe trattato di un problema nella rete di trasmissione dell’energia elettrica verificatosi in Spagna», ha affermato il portavoce del governo Antonio Leitao Amaro.

Caduta di 15 KW/h in cinque secondi

«Alle 12:33 si è registrata una caduta di 15 KW/ora in cinque secondi, in pratica l’equivalente del 60% della domanda elettrica nazionale in quel momento. Un evento mai accaduto prima», ha dichiarato il Presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez. Verosimilmente, il sovraccarico ha appesantito le centrali, non più in grado di produrre corrente con la stessa frequenza, inducendo il distacco a cascata delle sottostazioni al fine di evitare il collasso totale. 

La situazione in Portogallo e Francia

Nel sud della Francia la corrente elettrica è stata riattivata nel pomeriggio del 28 aprile, come confermato dal gestore della rete Rte, che ha poi continuato a lavorare per rafforzare le interconnessioni elettriche con la Spagna e aiutare nel ripristino completo della rete iberica.

Il Portogallo ha invece dovuto attendere fino alla mattina del 29 aprile per la completa ripresa. La luce ha iniziato a tornare intorno alle 21:30 del 28 aprile e i semafori del centro di Lisbona si sono riaccesi. All’indomani del blackout la rete elettrica del Portogallo è stata completamente stabilizzata.

«Tutte le sottostazioni della rete di trasporto nazionale sono state ripristinate. Possiamo dire che la rete è perfettamente stabilizzata», ha detto un portavoce di Ren. Restano però alcuni disagi. Gli aeroporti stanno ancora organizzando i recuperi dei voli sospesi nelle ultime ore, mentre la metropolitana di Lisbona è ancora chiusa.

«A causa della complessità del fenomeno e la necessità di riequilibrare il flussi di elettricità a livello internazionale, si stima che per una piena normalizzazione della rete elettrica potrebbe essere necessaria fino a una settimana», si legge in un’altra dichiarazione di Ren ripresa dalla Bbc.

Trasporti, traffico, internet e pagamenti in tilt: la crisi nelle prime ore del blackout in Spagna

Subito dopo l’annuncio del blackout a livello nazionale, Sánchez ha lasciato il Palazzo della Moncloa, dove si trovava per un incontro con il presidente di Cipro, e ha raggiunto il Centro di controllo della Rete Elettrica per seguire da vicino l’evolversi della situazione.

Intanto, la presidente della Comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, ha chiesto al governo di attivare il livello di emergenza 3, che prevede il possibile intervento dell’esercito per mantenere l’ordine pubblico in caso di necessità.

Intorno alle 20 del 28 aprile il Ministero dell’Interno spagnolo ha dichiarato lo stato di emergenza per il blackout elettrico. 

Bloccate le reti ferroviarie e della metropolitana

La Spagna è stata la prima a subire le conseguenze del massiccio blackout. Dopo i primi problemi nelle comunicazioni e con le reti internet, intorno alle 14 sono state bloccate anche le reti ferroviarie e della metropolitana di Madrid. Dalle 12.30 del 28 aprile alle 8.00 del 29 non si è verificata nessuna partenza nelle stazioni, dichiara Renfe, la compagnia ferroviaria nazionale.
Cancellati anche diversi voli all’aeroporto Barcellona-El Prat e nello scalo di Madrid Barajas. Secondo quanto riportato da El Pais, a seguito del blackout le cinque centrali nucleari del Paese hanno smesso di produrre elettricità. I reattori si sono fermati automaticamente ma i generatori di emergenza sono entrati in funzione per garantire la sicurezza degli impianti, come confermato dal Consiglio per la sicurezza nucleare (Csn), che ha escluso rischi per la popolazione e per l’ambiente.

Semafori spenti: rischio di incidenti e traffico 

Segnalati anche gravi problemi nelle strade. Molti semafori sarebbero infatti spenti, causando grossi ingorghi stradali. Molto alto il rischio di incidenti, non solo per il malfunzionamento della segnaletica stradale, ma anche perché il blackout ha messo fuori uso i sistemi di comunicazione, rendendo quasi impossibile il coordinamento degli interventi di emergenza.

La polizia ha regolato il traffico manualmente per tutta la giornata del 28 aprile, ma la Direzione Generale del Traffico ha chiesto ai cittadini di non uscire di casa e di evitare di usare l’auto se non in casi di estrema necessità.

Problemi con i pagamenti elettronici

I problemi non si sono limitati però al traffico. In Spagna sono state registrate difficoltà con i pagamenti tramite carte di credito e bancomat e nell’accesso alla rete telefonica. Le principali banche sono rimaste operative, anche se alcune filiali hanno chiuso in anticipo.

Problemi alla rete internet anche in Marocco

La massiccia interruzione di corrente che ha interessato Spagna e Portogallo ha avuto ripercussioni anche sui servizi internet della filiale marocchina di Orange.

In una nota ufficiale, l’azienda ha chiarito che il blackout ha compromesso le connessioni internazionali, generando difficoltà di navigazione per i clienti in Marocco. 

Elena Betti

Classe 2001, Laureata in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione all'Università di Pisa

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