Brian Thompson, CEO di una delle più potenti compagnie assicurative sanitarie americane, la United Healthcare, è stato ucciso in un agguato fuori dal New York Hilton Midtown, nel pieno centro di Manhattan. Aveva ricevuto svariate minacce. È partita la caccia all’uomo: il killer ha lasciato molte tracce.
L’agguato
Brian Thompson, 50 anni, alle 6,45 del 4 dicembre stava entrando all’Hotel Hilton in cui si sarebbe svolta la convention annuale con gli investitori della sua compagnia, quando un uomo gli ha sparato 3 colpi con una calibro 9 dotata di silenziatore. Le telecamere della sorveglianza poste fuori dall’hotel hanno ripreso tutta la scena. L’assassino si è comportato da professionista. Ha atteso il manager fuor dall’hotel, fin dall’alba. Sapeva dove sarebbe passato. Ha atteso che Thompson lo superasse, per poi uscire allo scoperto e sparargli 3 colpi a distanza ravvicinata, nella schiena e nelle gambe. L’arma si è inceppata ma il killer non si è scomposto: l’ha sbloccata e poi ha sparato almeno altri due colpi. La vittima è riuscita voltarsi per guardarlo in faccia prima di ricevere l’ultimo proiettile. I soccorsi hanno subito trasportato il CEO al Mount Sinai West Hospital. I tentativi di rianimarlo sono stati però inutili. Thompson è morto dopo poco.
Il killer
È intanto partita la caccia all’uomo. Il killer è un uomo bianco caucasico, alto circa 1mt80. Indossava un giubbotto marrone con un cappuccio tirato sul capo e una mascherina. Si è comportato da professionista, non si è scomposto quando l’arma si è inceppata, ma non si è curato di non lasciare tracce di sé: il cellullare, una bottiglietta d’acqua, la bicicletta dotata di gps (noleggiata con una carta di credito) che ha usato dopo essersi allontanato a piedi tra 53esima e la 54esima Avenue. Da lì è saltato su una CityBike e si è diretto verso Central Park. Le ultime immagini lo riprendono mentre pedala con un elegante zaino chiaro in spalla in zona del Central Boulevard.
La polizia di New York ha poi rinvenuto davanti all’Hilton 3 bossoli della calibro 9 sui quali l’assassino ha lasciato un messaggio speciale: ha inciso «deny», «defend», «depose». Negare, difendere, deporre. Si fa così strada l’ipotesi della vendetta
Le minacce
La moglie di Brian Thompson, Paulette, afferma che il marito avesse ricevuto negli anni diverse minacce di morte, ma non vi aveva mai dato il giusto peso. Nell’America di oggi sono molti gli uomini in vista che ricevono intimidazioni del genere. Politici, funzionari, imprenditori. E i dirigenti delle assicurazioni sanitarie che negano o concedono fondi per le cure mediche sono certamente tra questi. La UnitedHealthcare a luglio 2024 si era infatti trovata al centro di proteste e manifestazioni.
L’accusa era quella di aver rifiutato di coprire cure mediche, esami e visite a molti pazienti. In questo senso le compagnie assicurative sono spesso considerate un ostacolo tra i pazienti e la possibilità di curarsi. La protesta in Minnesota era degenerata, tanto che la polizia aveva dovuto arrestare 11 persone. Brian Thompson tuttavia ha sottovalutato fino all’ultimo le minacce ricevute, tanto che il 4 era uscito senza scorta. Sono proprio i proiettili con le scritte intimidatorie ad avvalorare l’ipotesi di una vendetta o una ritorsione.
A cura di Chiara Balzarini