Un aereo della compagnia privata bengalese US-Bangla Airlines si è schiantato al suolo in fase di atterraggio all’aeroporto internazionale di Kathmandu. Il volo, proveniente da Dacca, era diretto nella capitale nepalese. Il bilancio, così come riferito dal quotidiano The Himalayan Times, è di almeno 50 morti e di diversi feriti, tutti trasportati in ospedale.
L’aereo coinvolto nell’incidente è un Bombardier Dash Q-400m costruito 17 anni fa ed è configurato per trasportare un massimo di 78 passeggeri. Tra i passeggeri c’erano 37 uomini, 27 donne e due bambini più cinque membri dell’equipaggio. Si tratta di 37 cittadini del Bangladesh, 32 nepalesi, un cinese e un maldiviano.
Secondo il portavoce dell’aeroporto internazionale Tribhuvan (Tia), Premi Nath Thakur, il velivolo, che aveva visibilmente perso velocità nella fase di atterraggio, ha sbandato nell’impatto con il suolo uscendo fuori pista e schiantandosi su un campo di calcio vicino allo scalo. “Stiamo lavorando per aprire la carlinga dell’aereo”, ha detto.
Al lavoro sul posto vigili del fuoco, ambulanze ed una unità dell’esercito nepalese. Le operazioni di volo nell’aeroporto sono state completamente sospese.
Intanto questa notte un elicottero con a bordo sei persone è precipitato nell’East River di New York: cinque persone sono morte mentre il pilota si è salvato. Nelle stesse ore in Iran, invece, un jet privato si è schiantato al suolo. Otto ragazze che stavano festeggiando un addio al nubilato, sono morte. L’aereo era partito dagli Emirati Arabi e stava rientrando a Istanbul quando improvvisamente è sparito dai radar. Poco dopo il ritrovamento e la notizia: il jet si era schiantato su una montagna della provincia sudoccidentale di Chahar Mahal-Bakhtiari, in Iran. Morte, oltre alle otto ragazze, anche pilota e equipaggio, tutto composto da donne. (ei)