AEREO CONTRO LA TORRE EIFFEL: POLEMICA SULLA CAMPAGNA PAKISTAN AIRLINES

Parigi, stiamo arrivando oggi”. È questa la campagna choc pubblicata su X dalla Pakistan International Airlines (Pia) che ha indignato gli utenti online e non solo, diventando un vero e proprio caso politico internazionale.

IL RIMANDO ALLE TORRI GEMELLE

Il 10 gennaio Pia ha annunciato, dopo 4 anni, la ripresa dei voli diretti tra Islamabad e Parigi con un’immagine promozionale che mostra un aereo volare verso la Torre Eiffel. Il tutto, accompagnato dalla scritta in inglese “Paris, we’re coming today”. La composizione grafica della locandina ricorda in modo preoccupante l’attentato dell’11 settembre 2001, quando gli aerei dirottati da al Qaida si schiantarono contro il World Trade Center a New York.

Il primo ministro del Pakistan, Shehbaz Sharif, ha ordinato un’indagine interna per capire le modalità che hanno portato la compagnia aerea ad approvare l’illustrazione controversa. Nonostante la polemica sia scoppiata da giorni e la situazione abbia attirato l’attenzione internazionale, Pia non ha ancora dato spiegazioni, né ha rimosso il post sui social. Nei commenti, le reazioni indignate degli utenti:  «Ma come vi viene in mente di creare una pubblicità con un aereo che va contro la Torre Eiffel?». Ancora: «È una minaccia?».

È problematico che una compagnia aerea pakistana faccia riferimento, anche se involontariamente, all’11 settembre. Infatti, la Cia arrestò Khalid Sheikh Mohammed, considerato la mente degli attentati, proprio in Pakistan. Inoltre, anche  il leader di al Qaida, Osama bin Laden, ucciso nel 2011 in un attacco delle forze speciali statunitensi, si nascose nel Paese.

Un aereo della compagnia aerea Pakistan Airlines
LA BLACK LIST

La questione è soltanto l’ultima di una serie di problemi del vettore pakistano. Oltre alla crisi finanziaria che da anni affligge la compagnia, c’è stato lo scandalo del 2020. Anno in cui,  decine di piloti avrebbero imbrogliato agli esami per l’ottenimento della licenza. Nello stesso anno, si era schiantato un volo di Pai con a bordo 99 persone. Questi elementi avevano portato l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ad inserire nella sua black list la compagnia. Non solo fu proibito di  effettuare voli verso le destinazioni di Europa e Stati Uniti, ma anche di sorvolare i suoi cieli. Il divieto è stato rimosso solamente quest’anno.

La storia ambigua di Pai non finisce qui. A fine 2016 la compagnia aveva sacrificato una capra come rito propiziatorio dopo un altro incidente aereo, in cui erano morte 47 persone. Recentemente, invece, è stata riesumata sui social una sua locandina pubblicata nel 1979 in Francia, in cui si promuoveva un volo per New York, mostrando l’incombente ombra di un aereo sulle Torri Gemelle del World Trade Center, grafica diventata assai problematica dopo l’attentato del 2001.

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