Dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, più precisamente in Florida, Chico Forti tornerà in Italia. Ad annunciarlo è stata la premier Giorgia Meloni con un video sui social. La Presidente del Consiglio ha diffuso la notizia dall’America, dove è arrivata per incontrare il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per discutere insieme a lui sulle priorità dell’agenda del G7, di cui l’Italia ha la presidenza di turno.
L’annuncio
«È stata firmata l’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti. Un risultato frutto dell’impegno diplomatico di questo governo e della collaborazione con lo Stato della Florida e con il governo degli Stati Uniti che ringrazio», ha detto Giorgia Meloni nel video.
Firmata l’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti.
E ora ti aspettiamo in Italia, Chico. pic.twitter.com/7TUgrfDV4T— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) March 1, 2024
«È un giorno di gioia per Chico, per la sua famiglia e per tutti noi. Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto, ora aspettiamo in Italia Chico» ha concluso la Presidente del Consiglio.
La soddisfazione del mondo politico
Messaggi di felicità e soddisfazione per il rientro di Chico Forti in Italia sono arrivati da diversi esponenti della maggioranza e dell’opposizione.
«È stata un’emozione per me poter annunciare alla famiglia di Chico Forti la bella notizia del suo prossimo ritorno in Italia. Una grande vittoria dedicata a chi, come i suoi cari, ha lottato per anni con coraggio affinché si riuscisse a ottenere il suo trasferimento. Avevo dato loro la mia parola che avrei dato il massimo per riportare Chico in Italia e sono felice di essere riuscita a mantenerla» ha scritto la premier Giorgia Meloni su X. «Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato senza sosta a questo obiettivo, a partire dall’ambasciatrice Zappia», ha concluso Meloni.
Anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso la sua soddisfazione su X scrivendo: «Firmata l’autorizzazione al trasferimento in Italia per Chico Forti: un abbraccio a lui e alla famiglia, è un’ottima notizia frutto anche dell’impegno e della serietà del governo. Altra promessa mantenuta».
«È un’ottima notizia il rientro di Chico Forti dopo un lungo e travagliato iter. Complimenti ai nostri diplomatici e al Governo», ha scritto su X il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
8.800 giorni trascorsi in carcere
Enrico “Chico” Forti è, probabilmente, l’italiano detenuto all’estero più noto alle cronache. Il 65enne si trova in carcere dall’11 ottobre del 1999 nel Dade Correctional Institution di Florida City, poco distante da Miami, dove sta scontando una condanna all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike, un imprenditore australiano. Forti si è sempre professato innocente, respingendo ogni accusa. L’uomo sta inoltre scontando una condanna per frode e una per circonvenzione di incapace per l’acquisto di una struttura alberghiera.
Un percorso iniziato 4 anni fa
Chico Forti aveva avanzato l’istanza per poter continuare a scontare in Italia l’ergastolo inflittogli dalla giustizia americana già nel 2018, come accordato dalla Convenzione di Strasburgo. Nel 2020 l’allora ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, annunciò il trasferimento in Italia di Chico Forti per scontare il resto della pena. Alla fine però non se ne fece nulla.
Nei primi sei mesi del 2021 l’allora ministra delle Giustizia Cartabia aveva avviato un dialogo con l’omologo statunitense culminato con una missione a Washington il 5 novembre dello stesso anno. Successivamente il caso era stato riportato in primo piano dall’attuale presidente del Consiglio Meloni a margine del vertice di Bali del 2022. Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aveva riproposto la questione Chico Forti durante un incontro con il segretario di Stato americano, Anthony Blinken.
Una delle ultime operazioni compiute per ottenere il trasferimento di Forti in Italia risale all’autunno scorso. In quell’occasione il ministro della Giustizia Nordio aveva avuto un incontro importante. Il focus era stato l’ergastolo “without parole” ovvero senza condizionale. L’ultima visita a Forti è avvenuta il 29 settembre dello scorso anno. Andrea Di Giuseppe, il console generale a Miami, si era recato dal 65enne per verificarne le condizioni psico-fisiche.
Il trasferimento in Italia
La Farnesina ha fatto sapere che il rientro in Italia di Chico Forti non sarà immediato ma, anzi, necessiterà di diverso tempo dovuto alla burocrazia. Il Department of Justice dovrà infatti trasmettere al ministero italiano la sentenza tradotta e la documentazione che indica la possibilità del trasferimento. A sua volta, il ministero italiano, dovrà inviarla all’autorità giudiziaria che dovrà riconoscere la sentenza e metterla in pratica. Al termine di questo iter burocratico si potrà procedere con l’organizzazione del trasferimento del 65enne.