“El Wilexis”, pseudonimo di Alexander Acevedo Monasterios, è morto. È stato uno dei più temuti criminali e narcotrafficanti venezuelani, leader della delinquenza a Petare, nello stato di Miranda. Inserito nella lista dei “Most wanted” del Paese, è stato ucciso dalla polizia nel quartiere La Lagunita, durante uno scontro armato. Su di lui pendeva una taglia di 150mila dollari.
La storia criminale
Wilexis a vent’anni scontò una pena nel carcere di Tocoron, nello stato di Aragua, con accusa di omicidio, sequestro di persona, estorsione e rapina. Una volta uscito, si spostò nel quartiere di Josè Felix RIbas di Petare, governato dal chavista José Vicente Rangel Ávalos. Quest’ultimo, secondo un’inchiesta della giornalista Ibeyise Pacheco, “regalò” il quartiere al criminale con il permesso di usare armi da guerra. Wilexis, quindi, creò la sua banda, composta da circa 200 membri al di sotto dei 30 anni, mantenendo il potere in quattro grandi settori della città. In particolare, il gruppo manteneva il controllo sociale attraverso il terrore. Usando mitragliatrici, fucili e granate, effettuava estorsioni contro i residenti, attuava furti e gestiva il traffico di droga.
Contro il governo Maduro
Dal 2019, con l’istaurazione della presidenza di Nicolas Maduro, Wilexis venne identificato come uno dei più attivi nelle proteste contro il governo eletto. L’anno successivo, con l’intento di arrestarlo, il regime lo accusò, senza prove, di collaborare con la Drug Enforcement Administration (DEA) degli Stati Uniti.
Ma nonostante Wilexis fosse entrato nella lista dei nemici pubblici del chavismo, riuscì a mantenere la propria libertà. Negli anni successivi, la sua banda entrò in conflitto armato con altri leader criminali locali e le autorità militari del Venezuela. Finché il gruppo venne smantellato dai funzionari della Forza di Azione Speciale (FAES).
Una data simbolo
Rimanendo attiva con una centinaia di ribelli, la banda fu travolta dall’uccisione di due membri per mano dei funzionari della Polizia Nazionale Bolivariana. Infine, mercoledì 22 gennaio il ministro dell’Interno, della sicurezza e della pace Diosdado Cabello, diede la notizia del decesso di Wilexis. «Il 2025 sarà l’anno in cui si completerà l’eliminazione di tutte le tracce delle bande» ha dichiarato Cabello. Uno schema che dimostra come il regime voglia sopprimere gli non allineati al partito. Per il Venezuela, mercoledì è stata una giornata simbolo. La morte di uno dei criminali più importanti di Caracas giunge alla vigilia del recupero della democrazia nel Paese, liberato il 23 gennaio 1958 dalla dittatura del generale Marcos Pérez Jiménez.
a cura di Michela De Marchi Giusto