Nella casa di Alessandro Manzoni, in Piazzetta Belgioioso a Milano, un pezzo di monarchia francese fa capolino tra i tesori dello scrittore. L’ultimo lavoro realizzato a mano dalla regina Maria Antonietta in persona si trova, infatti, nella casa dell’autore de I Promessi Sposi. Il reperto in questione è un ricamo realizzato dalla moglie di Luigi XV il giorno prima di essere ghigliottinata, il 16 ottobre 1793.
Un’opera d’arte dalle dimensioni ridotte che, ora, si trova conservata all’interno di una teca al primo piano della casa del Manzoni. Per realizzare questo ricamo, la figlia di Maria Teresa d’Austria prese ispirazione dalle fattezze di uno dei figli, Luigi Carlo, futuro Luigi XVII.
La raffigurazione riporta un bambino dalle sembianze di un putto che riempie di fiori l’interno di un cesto di vimini. La sua figura è caratterizzata da capelli biondi e fattezze paffute. Dal punto di vista tecnico, il soggetto è rappresentato in modo raffinato, oltre che minuzioso, ed è un insieme di fattori che permettono di esaltare l’attenzione ai dettagli ed i colori delicati utilizzati per rappresentarlo.
Una cornice che racchiude un mistero
Una nota scritta dalla nipote di Alessandro Manzoni, Vittoria brambilla è stata ritrovata sul retro della cornice che corre intoro al ricamo. Si racconta del viaggio che l’opera iniziò a percorrere da quando venne regalata dalla regina Maria Antonietta alla sua insegnante di ricamo prima di morire, come gesto per ringraziarla del periodo trascorso insieme durante il suo ultimo periodo di vita.
Il ricamo successivamente passò nelle mani della moglie del filosofo e matematico Nicolas de Condorcet, Sophie, per poi arrivare in quella della nobildonna italiana e amica della de Condorcet, Giulia Beccaria, madre di Alessandro Manzoni e figlia di Cesare Beccaria. Il significato simbolico alla base del gesto rappresentava l’essere contro la pena di morte e la tortura.
Dal ricamo al romanzo
Il ricamo della regina. È questo il titolo del romanzo nato prendendo ispirazione dal ricamo di Maria Antonietta, che è anche l’oggetto intorno al quale si srotola la storia di fantasia al centro del romanzo in questione. Scritto da Carlo del Teglio (1926-1988), poeta e insegnante proveniente da Lecco (Monza), Il ricamo della regina si sviluppa al tempo della Rivoluzione Francese.
Al centro, la storia di Simon, un ragazzo che scopre, ormai già cresciuto, che i genitori contadini, con cui ha sempre vissuto e che l’hanno cresciuto, non sono la sua famiglia d’origine. Il ragazzo, infatti, è stato affidato loro da una coppia di nobili, appena dopo essere nato. Dopo la scoperta, Simon decide di trasferirsi a Parigi, per ritrovare il suo vero sé stesso e la sua identità.