I milanesi si preparino a trascorrere una domenica senza auto. Lo annuncia il sindaco Giuseppe Sala, spiegando come i valori di polveri sottili nell’ aria abbiano sforato nuovamente i livelli “di guardia”. Ad aggravare la situazione le condizioni meteo, che non fanno sperare in miglioramenti nei prossimi giorni.
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Dati preoccupanti al punto da rendere necessario un intervento “contingente” da parte del primo cittadino che per la giornata del 2 febbraio 2020 (dalle ore 10 alle 18) dispone -per la prima volta dall’inizio del suo mandato – il blocco totale della circolazione.
L’allarme trova conferma nei dati dell’ARPA (l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente): dall’ inizio del 2020, sono stati 25 i giorni in cui le Pm10 hanno superato il limite massimo di 50 µg/m³.
Per intenderci a Milano nel mese di gennaio solo per due giorni si è potuto respirare aria non nociva e a poco servite le misure temporanee di primo livello dei giorni scorsi, dallo lo stop per i veicoli fino a Euro 4 diesel alla riduzione delle temperature in casa.
FAVOREVOLI E CONTRARI
La scelta di Sala sollecita le frizioni tra Regione e Comune. La Lega lombarda ha depositato una mozione urgente in Consiglio regionale contro il blocco totale delle auto. «Il sindaco Sala pensa di poter decidere per tutti gli altri, senza coordinarsi con nessuno, ma soprattutto attuando misure spot, che non risolvono nulla ma servono soltanto ad andare sui giornali», commenta il consigliere Andrea Monti mentre l’assessore lombardo all’Ambiente Raffaele Cattaneo definisce il provvedimento «demagogia in salsa green».
Resta nel mezzo il governatore Attilio Fontana, che commenta così la decisione: «Penso che sia una scelta che può essere importante, ma non è l’unica significativa per eliminare il problema dell’inquinamento. »
NON ACCADEVA DAL 2015
l blocco totale del traffico a Milano è una novità per il mandato di Sala. La prima domenica senza auto in città risale al 2 marzo 1981, mentre in tempi più recenti, per l’ultima domenica vissuta a passo d’uomo bisogna correre indietro di quasi un lustro: tre giorni di fila con sindaco Giuliano Pisapia.
Dopo, solo blocchi parziali. L’anno successivo infatti entrò in vigore il «Protocollo aria», condiviso con le altre Regioni del Nord, che si limita a fermare i mezzi fino ai diesel Euro 4 dopo almeno quattro giorni di fila con polveri sottili oltre i livelli di guardia.
SMOG E CLIMA, L’ALLARME DI COLDIRETTI
Se le temperature sopra la media fanno scattare un nuovo allarme inquinamento in città, nelle campagne si fanno i conti con cicli stagionali sconvolti.
Dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dal meteo estremamente mite emerge che l’inverno caldo ha mandato la natura in tilt da nord al sud. In Liguria le mimose iniziano a fiorire in anticipo di 40 giorni rispetto all’appuntamento della festa della donna; in Molise i campi di grano sono a secco mentre in Sicilia – qualora tornasse il freddo – sarebbe a rischio la raccolta dei mandorli, già sbocciati. Una situazione paradossale che smentisce il proverbio sui giorni della merla (29, 30 e 31 gennaio), in cui si registrano le temperature invernali più basse.