«Sono nata il ventuno a primavera». Sono le parole di Alda Merini a riecheggiare nell’aria durante la Giornata Internazionale della Poesia del 21 marzo, dichiarata dall’Unesco nel 1999. Lo scopo è quello di promuovere la lettura, la scrittura, l’editoria e l’insegnamento della poesia in tutto il mondo, al fine di dare un riconoscimento fresco e un nuovo impulso ai movimenti di poesia nazionali, regionali e internazionali. E anche Milano, con i suoi vicoli pieni di storie che hanno visto la nascita di parole antiche, ha festeggiato questa giornata con varie iniziative.
Tra le più importanti, l’apertura del bando del Premio di Poesia Casa Museo Alda Merini la cui prima edizione, organizzata da La Casa delle Arti – Spazio Alda Merini di via Magolfa 32, è stata presentata proprio oggi, anniversario della nascita della poetessa. E così la città che ha dato i natali a protagonisti della cultura italiana del Novecento come Giovanni Raboni e che è stata la patria del cuore di poeti quali Fernanda Pivano ed Eugenio Montale, non si è fermata neanche oggi.
Il Centro Culturale di Milano ha infatti organizzato il Concerto per sole voci poetiche alle ore 18.30 all’Auditorium Palazzo del Lavoro Piazza IV Novembre 5 in una prima assoluta ideata da Francesco Napoli. In un’intensa serata di lettura e dialogo, numerosi inediti verranno letti da giovani protagonisti della poesia italiana contemporanea, accompagnati da due maestri direttori, Mario Santagostini e Alessandro Rivali.
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— 🦁 Rob Oante 🦁 (@OanteRob) March 21, 2018
Quanti cuori infranti le parole dei poeti hanno riparato? Quante le fantasie alimentate o le circostanze storiche di cui sono state lo specchio? Mai però qualcuno era riuscito a pagare in versi addirittura l’espresso. È stato possibile oggi alla Pasticceria Bagalà di Piazza Diaz in occasione del “Pay with a Poem” in cui i fortunati avventori hanno potuto pagarsi il caffè scrivendo un componimento in versi. Un premio quindi per chi ancora considera l’arte poetica la base di tutte le forme dell’attività letteraria e artistica. Perché per dirla alla Nietzsche, ci sono tante cose fra cielo e terra, di cui soltanto i poeti hanno sognato qualcosa.
(cc)