Cinque treni danneggiati ma fortunatamente nessun ferito. È questo il bilancio dell’agguato compiuto martedì sera sulla linea verde della metro di Milano, quando un gruppo di vandali ha ripetutamente lanciato sassi contro i finestrini di alcuni vagoni.
L’episodio è avvenuto intorno alle 19:15 – orario di punta – poco prima della fermata di Crescenzago, tratto in cui i treni viaggiano all’aperto.
Secondo quanto ricostruito, la banda avrebbe atteso tra il parcheggio e il parco di via Narni, per poi compiere l’agguato in meno di venti minuti. La centrale dell’Atm ha avvertito le forze dell’ordine che, però, una volta arrivate sul posto, non hanno trovato il gruppo ma solo un carrello da cantiere contenente sassi simili a quelli scagliati, grandi quanto una pallina da tennis.
Alcuni convogli hanno subito danni ai vetri delle porte e ai finestrini, altri solo sulla parte in ferro. Il raid più grave è stato, però, quello fatto al terzo treno: chi ha lanciato il sasso, forse avvicinatosi maggiormente, ha colpito il vetro del macchinista, incrinando il parabrezza.
Tanta la paura dei passeggeri a bordo che, fortunatamente, sono rimasti illesi. Nessuna pietra, infatti, ha frantumato del tutto i vetri antisfondamento.
I disagi, però, restano e ben quattro treni saranno fermi in attesa delle opportune verifiche, prima di poter circolare nuovamente. La linea M2 subirà, dunque, ulteriori ritardi per carenza di mezzi.
Questo non è, tuttavia, il primo episodio che si verifica ai danni di treni lombardi. Nel mese di marzo ben tre treni erano stati bersagliati tra le stazioni di Milano Greco Pirelli e Sesto San Giovanni. In quel caso, però, uno dei macchinisti era stato trasportato in ospedale dopo aver subito una ferita alla testa.