Standing ovation per la stilista Miuccia Prada al termine della sfilata di domenica sera, penultimo giorno della Milano Moda Uomo autunno-inverno, tenutasi nel salone del Deposito, sede multifunzionale che ospita performance di vario tipo all’interno della Fondazione Prada.
Il contributo di Prada è stato particolarmente apprezzato per l’originalità e la capacità di coniugare due temi contrastanti: l’horror e il romantico.
#PradaFW19: a tension between the human sensitivity and the dangerous roughness of life.
See the show space and looks at https://t.co/3uXaixhFTD.#Prada#MiucciaPrada pic.twitter.com/gJYco3wG07— PRADA (@Prada) January 13, 2019
Per rispecchiare in modo ironico l’immaginario dei film horror trash sono state scelte le musiche di The Rocky Horror Picture Show, La famiglia Adams e Frankenstein Junior. Ma lo show di Prada non ha una sola identità, vuole infatti essere romantico e struggente, pauroso e leggero, ironico ed esistenzialista.
Il punto di partenza è il romantico «nell’attenzione all’umanità della vita delle persone, anche le più neglette – spiega Miuccia Prada – di fronte alle grandi difficoltà di oggi».
La stilista non nasconde che si tratti di un messaggio politico, «nei limiti di quelli che sono gli interlocutori e gli obiettivi di questo mondo che non muove le masse e dove nessuno opera a cuore aperto».
Un tema che difficilmente è trattato nel mondo della moda, nel quale «tutti hanno una voce e tutti rispondono e scatta la censura preventiva» ammette Miuccia «un tema su cui sto riflettendo parecchio».
La stilista ha poi spiegato di aver coniugato una semplicità quasi marziale, con i completi slim, doppiopetto o tre bottoni, i cappotti sartoriali stretti da tre giri di cinte di cuoio, i pullover di mohair, le sahariane di pelle spessa e lucida, con «piccoli interventi demenziali»: interventi di peluche colorati sulle spalle, camicie a maniche corte a stampa cartoon monster, scarpe da Frankenstein di vernice accesa, zainetti con fantasie eccentriche.
La settimana della Milano Moda Uomo autunno-inverno di quest’anno (11-14 gennaio) prevedeva 27 sfilate e 14 presentazioni, per un totale di 41 appuntamenti.
Numerose le proposte giovani in aggiunta ai grandi nomi (oltre a Prada, erano presenti Gucci, Les Hommes, Versace e Billionaire). Molte firme hanno optato per realizzare una fashion show co-ed, una sfilata che propone sia la collezione maschile che quella femminile, tra queste Daks, Dsquared2, Frankie Morello, Isabel Benenato, John Richmond, M1992, Marcelo Burlon County of Milan, Miaoran, Neil Barrett, Sartorial Monk, Spyder e Sunnei.
Il pubblico è stato coinvolto anche in una serie di eventi culturali correlati, ad esempio la mostra fotografica di Charles Fréger all’Armani/Silos e la mostra Rosanna Schiaffino e la moda a Palazzo Morando.