«Per capire Milano bisogna tuffarvisi dentro. Tuffarvisi, non guardarla come un’opera d’arte». L’aveva capito forse più di tutti Guido Piovene, storico giornalista, che con queste parole espresse il modo migliore di vivere questa città. Perché Milano non è solo la capitale della moda, il centro degli affari, la metropoli più internazionale d’Italia. Milano è anche una storia di sane rivalità tra quartieri, di forte senso di appartenenza a zone circoscritte, ognuna delle quali può vantare le proprie specificità, le proprie tradizioni, il proprio orgoglio.
È attraverso la volontà di ricercare queste caratteristiche, proprie di ogni nucleo, che è nata “Milano addosso”, la produzione e la vendita di sciarpe che portano la scritta del proprio quartiere e i relativi colori, un’iniziativa che in poco tempo ha riscosso notevole successo e diffusione social tra i cittadini meneghini.
Il progetto “Milano addosso” è nato da un’idea di Federica Caserio, Giovanni Manzini (entrambi di Burro Studio) e Riccardo Bonetti, i quali volevano disegnare un accessorio utile e allo stesso tempo renderlo unico sfruttando il senso di appartenenza ai quartieri, che è sempre più marcato tra i giovani.
Per fare ciò, i tre ragazzi sono andati in giro per i quartieri di Milano, si sono fatti raccontare il significato della quotidianità di ognuno di essi, l’hanno vissuta sulla propria pelle e si sono anche affidati alle scene musicali che animano queste zone. Hanno chiesto a dei rapper milanesi di lavorare con loro per rendere al meglio l’anima dei quartieri di cui parlano nei loro testi. Tra questi, anche Ernia ha collaborato, aiutando i tre ragazzi nella scoperta di QT8.
Così, ad esprimere l’essenza di un quartiere non è solamente la scritta, ma anche i colori, appositamente scelti perché simboli della tradizione di ognuna delle zone che compongono Milano e non solo: ad acquistare le sciarpe, infatti, sono anche persone che le comprano solo come accessorio fashion. Tra le più richieste c’è quella dei Navigli, acquistata anche da persone che non abitano nel quartiere, solo perché è di moda o lo frequentano per la movida notturna.