Avrebbero aiutato le persone senza casa ad occuparne una, nei quartieri milanesi di Lorenteggio e Giambellino. In cambio di quest’aiuto, secondo le indagini, avrebbero ricevuto soldi. Nei guai nove persone, arrestate all’alba di giovedì 13 dicembre dai carabinieri del comando provinciale di Milano con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica e di resistenza a pubblico ufficiale. I nove finiti in manette, stando a quanto riferito dai militari, appartengono all’area antagonista milanese.
I carabinieri hanno sequestrato nove appartamenti di proprietà dell’Aler, occupati abusivamente. Poco dopo l’inizio del blitz, le ragazze e i ragazzi del “Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio” si sono difesi sulla loro pagina Facebook. «È in corso una grande operazione di polizia qui in Giambellino. Oltre a diversi sgomberi, fra cui quello della “Base di solidarietà popolare” e di diverse case di famiglie che si organizzano nel comitato, stanno in questo momento venendo effettuati diversi arresti a vari membri del comitato. Lo iniziamo già a dire: noi non molliamo. Chiediamo solidarietà già da stamattina, chi può venga in Giambellino ad aiutarci».
Continuano sulla loro pagina social: «Ci accostano al racket. Sono semplicemente ridicoli: chiunque abbia un po’ di sale in zucca conosce la differenza fra lottare ed essere un racket. Noi non abbiamo mai preso soldi per nulla, perché noi non siamo una cricca di mafiosi, ma un comitato di solidarietà. E la differenza fra queste due cose è abissale. Rispediamo quindi al mittente con una grassa risata questa infame accusa. Ritentate, sarete più fortunati».
(g.m.)