Con 9 anni di carcere a cui è stato condannato, Sergio Marziano, il pedofilo di Chinatown, pagherà per le violenze procurate a due bambine tra il 2016 e lo scorso settembre. L’uomo era stato fermato a Monza il 4 ottobre 2017 dagli agenti della squadra mobile di Milano in quanto accusato di aver seguito e poi stuprato in un androne di via Bramante una bambina cinese di 6 anni. Il 42enne, con precedenti specifici, è stato quindi processato con l’accusa di violenza sessuale aggravata nella mattina di martedì 8 maggio con rito abbreviato: la gup Elisabetta Meyer ha infatti accolto la richiesta dei pm Luca Gaglio e Gianluca Prisco e non ha concesso la continuazione della pena, che avrebbe portato a una condanna inferiore.
A seguito della violenza, avvenuta l’11 settembre 2017, la bimba era stata in grado di descrivere con precisione il suo aggressore e la polizia, dopo averlo individuato attraverso le immagini di sorveglianza della zona di Chinatown, aveva deciso di diffondere i filmati per permettere a chi lo riconoscesse di segnalarlo. E così è stato. Il pedofilo aveva provato a camuffarsi facendosi crescere la barba ma l’espediente si era rivelato inutile.
Le successive indagini avevano fatto emergere l’altro episodio, avvenuto nel mese di marzo del 2016 a danno di una bambina affetta da sindrome di Down. In quell’occasione l’uomo, uscito da appena due mesi dal carcere per la prima condanna per tentata prostituzione minorile e corruzione di minorenni, avrebbe individuato la sua preda nell’ascensore di una fermata della metropolitana. Dopo averla seguita l’avrebbe poi molestata in un luogo appartato. Ora la condanna per entrambi questi episodi.
(cc)
