All’auditorium della IULM è stato presentato il film “I Moschettieri del Re” di Giovanni Veronesi. A fare gli onori di casa il rettore dell’Università IULM Gianni Canova, che ha accolto il regista e l’attrice Matilde Gioli, nel film l’ancella. Grandi assenti i quattro protagonisti Pierfarancesco Favino nel ruolo di D’Artagnan, Rocco Papaleo ovvero Athos, Sergio Rubini nei panni di Aramis e Valerio Mastandrea che interpreta il buffo Porthos.
Il film è stato raccontato attraverso delle clip tratte dal backstage e dalle interviste ai due protagonisti presenti in sala. Giovanni Veronesi ha spiegato che il suo film parte da una domanda: «Che fine fanno i supereroi da vecchi?» -e continua- «Ho ripescato quattro eroi dal passato, con una regina avvinazzata , interpretata da Margherita Buy, e li ho messi in scena alla fine della loro carriera da moschettieri. Nonostante si parli della fine del Seicento, credo che il film sia metafora del presente, dato che ancora oggi una guerra religiosa riesce a dilaniare l’Europa. Dunque il risultato è una commedia profondamente moderna».
Veronesi durante la presentazione si è dimostrato un abile mattatore, incantando il pubblico attraverso aneddoti tratti dalla sua carriera da regista, come ad esempio circa le difficoltà a dirigere gli attori, sia teatrali che cinematografici.
Canova ha accompagnato il pubblico, con l’aiuto di alcune clip, lungo i “dietro le quinte” di questa originale pellicola. Ed è riuscito a strappare dalla bocca di Veronesi una storia molto particolare: il regista toscano ha confessato di essersi servito dell’ausilio di un professore di storia di un Liceo, Nicola Baldoni, conosciuto su Twitter, per fornire dei dettagli storici e rendere così più realistico il suo film. Dulcis in fundo, ha svelato come Luca Medici (Checco Zalone) sia riuscito ad essere il compositore della colonna sonora del suo “I Moschettieri del Re”.
La presentazione de “I Moschettieri del Re” si è conclusa con un siparietto comico fra Gianni Canova e Giovanni Veronesi: sono state fatte pervenire nell’auditorium due spade ed è stato inscenato un combattimento fra cavalieri, all’ultimo sangue.
(f.l.v.) (s.f.)