Il numero di detenuti nelle carceri italiane ha superato le 57.000 unità. Lo riporta il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Mauro Palma, in occasione della presentazione alla Camera dei Deputati di giovedì 15 giugno.
Presso la Sala della Regina, la Relazione al Parlamento del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale @GaranteLiberta. Illustra la Relazione il Presidente del Garante, Mauro Palma. Presente la Presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra pic.twitter.com/cPcfSfemXE
— Camera dei deputati (@Montecitorio) June 15, 2023
Il dato è in aumento di oltre 2.500 persone rispetto al 2016. E solleva preoccupazioni riguardo alla capacità del sistema carcerario italiano di rispettare e proteggere i diritti fondamentali dei detenuti.
Il discorso del Garante
La popolazione carceraria italiana è in aumento, con un totale di 57.230 detenuti rispetto ai 54.653 del 2016. Fra questi, 2.504 sono donne. Dato in aumento se confrontato alle 2.285 di sette anni fa. Ma la capienza delle carceri è aumentata solo di mille posti dal 2016.
Palma ha sottolineato l’importanza del rispetto della dignità personale. Questo impegno è dovuto all’applicazione di norme poste a protezione del consorzio civile. Nonostante l’aumento del numero di detenuti, il rispetto dei diritti fondamentali non deve essere compromesso.
Il monito del Presidente della Repubblica
Queste preoccupazioni sono state condivise dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Palma. Il Quirinale ha lodato l’opera del Garante, riconoscendo la sua funzione di prevenzione e propositiva per garantire la piena applicazione dei principi costituzionali a tutela dei diritti individuali.
Mattarella ha inoltre sottolineato l’impegno del Garante in tutte le aree di suo interesse. L’obiettivo è assicurare valore al tempo della detenzione, favorire il reinserimento sociale e il recupero della soggettività dei reclusi. L’attività di Palma è stata definita “meritoria”, con un’attenzione particolare al tema della condizione detentiva.
Una questione spinosa
La situazione attuale solleva questioni relative alle condizioni di vita nelle carceri italiane e alla necessità di ulteriori riforme. L’incremento della popolazione carceraria, senza un aumento della capienza delle strutture, può portare a condizioni di sovraffollamento. E, a loro volta, possono dare luogo a ulteriori violazioni dei diritti umani.
Il tema in questione sollecita una riflessione sulla necessità di riforme strutturali e normative. Solo con un impegno costante, l’Italia sarà in grado di affrontare con successo la sfida posta dall’aumento della sua popolazione carceraria.