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Sicurezza stradale, polemiche dopo lo spot promosso dal Governo

Non si placano le polemiche dopo lo spot promosso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulla sicurezza stradale. Il video, diventato virale sui social, mostra un dettaglio che ai più non è passato inosservato. Le attrici che recitano nel filmato non indossando le cinture di sicurezza.

Un epic fail che rischia di avere delle spiacevoli ripercussioni sulla maggioranza di Governo. E su Matteo Salvini, titolare del dicastero.

Il video della discordia

Lo schermo sul quale è proiettato il filmato del regista Daniele Falleri è diviso esattamente a metà. E racconta una serata all’insegna del divertimento di un gruppo di amiche. A sinistra, le ragazze hanno un incidente in auto, perché distratte dal cellulare. A destra, invece, s’invita a mettere da parte lo smartphone mentre si è alla guida.

Fin qui tutto bene. La campagna promossa dal Ministero vuole sensibilizzare i più giovani contro l’uso dei cellulari al volante. Peccato che, in entrambi i video, le ragazze non indossino un altro strumento fondamentale: le cinture di sicurezza.

Le reazioni

Vista le polemiche suscitate, i responsabili della produzione dello spot hanno annunciato che i filmati saranno modificati. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal canto suo, ha specificato che i video non sono ancora andati in onda sulla tv pubblica né è stata definita la loro effettiva programmazione.

Anche Falleri ha voluto esprimere il suo punto di vista. «Rammaricano le polemiche sugli spot riguardo la sicurezza stradale – ha dichiarato il regista – L’intento di questi filmati è e rimane educativo, apporteremo quindi alcune modifiche affinché gli spettatori non vengano distolti dall’unico obiettivo che ci sta veramente a cuore: sensibilizzare tutti a contribuire, ognuno nel suo piccolo, a salvare vite umane».

Recidivi

Non è la prima volta che uno spot promosso dal Governo finisce sotto la lente d’ingrandimento. É il caso, per esempio, della campagna di sensibilizzazione sull’uso di sostanze stupefacenti che vide come protagonista l’ex Ct della Nazionale Roberto Mancini.

 

In quell’occasione, nell’occhio del ciclone finirono la sceneggiatura e la realizzazione tecnica. Oltre all’imbarazzo per il claim. Tra l’altro ci fu un tempismo perfetto: lo spot andò in onda proprio quando l’ex Inter stava divorziando dagli Azzurri.

 

 

Andrea Carrabino

Braidese per nascita, milanese per scelta. Laureato prima in Scienze Politiche e poi in Scienze del Governo. Amo la politica, ma non la vivrei. Juventino sfegatato e amante delle serie tv e del cinema. Toglietemi tutto, ma non The Office

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