Scuola, Azzolina: “A settembre rientro in presenza e in sicurezza”

A settembre si torna a scuola «in presenza» e «piena sicurezza». È questo l’obiettivo del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina che hanno comunicato, tra le varie ipotesi, la possibilità di dividere i banchi con appositi divisori per garantire la massima sicurezza tra gli studenti.

«L’obiettivo è portare a scuola tutti in presenza. Con particolare attenzione ai più piccoli che hanno sofferto maggiormente in questo periodo» ha dichiarato la Azzolina che annuncia un piano «su più livelli che seguirà il rischio di contagio. Sulla scuola stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi di euro». Di questi, secondo quanto afferma la ministra, 330 milioni verranno stanziati per primi «per l’edilizia scolastica leggera». Sui dispositivi di protezione la Azzolina sottolinea che «oltre alle mascherine ci sarà possibilità di usare la visiera anche per andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie e ipoacusici».

Sono tuttavia sorte non poche perplessità dal mondo dei sindacati del settore che confermano uno sciopero programmato per lunedì prossimo, 8 giugno. Per il segretario della Cgil Maurizio Landini e il segretario della Flc Cgil Francesco Sinopoli «la discussione sulla ripartenza è importante, ma in grave ritardo».

Anche le Regioni e Comuni hanno lanciato un allarme: «La riapertura delle scuole a settembre – sottolinea il presidente dell’ANCI, Antonio De Caro – comporterà molte criticità, ma è indispensabile e noi non ci tiriamo indietro». Tra le necessità urgenti De Caro elenca: «lo sblocco dell’assunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare che gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta».

Decreto scuola: le novità

Intanto prosegue alla Camera la seduta sul Decreto scuola. Si votano 188 orini del giorno. Tra le novità proposte i giudizi descrittivi delle elementari al posto dei voti in decimi e i poteri commissariali ai sindaci per velocizzare i lavori di edilizia scolastica. Fino al 31 dicembre 2020, infatti, i sindaci e i presidenti delle Province e delle Città metropolitane avranno uno strumento in più per garantire rapidi interventi. Inoltre il decreto legge precede il concorso per la stabilizzazione di 32 mila docenti precari. Questi non sosterranno più un quiz a crocette, ma la prova consisterà in quesiti a risposta aperta. Lo svolgimento delle prove avverrà non appena la situazione epidemiologica si sarà normalizzata.

Seduta fiume alla Camera e ostruzionismo dell’opposizione

Il testo decade domenica e deve esser convertito in legge entro sabato. Tuttavia l’opposizione fa ostruzionismo. Il centrodestra ha sottolineato la caduta di stile del ministro dell’istruzione e dello stesso governo, assenti in aula mentre si discute sul Decreto scuola.

Su questo si è espresso anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha scritto un post sulla sua pagina Facebook: «Ora alla Camera sul Decreto scuola: ministro Azzolina assente, banchi del governo deserti. Complimenti».

Carolina Zanoni

NATA NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTÀ DI STAMPA, NON AVREI POTUTO SCEGLIERE UNA STRADA DIVERSA. LAUREATA IN LETTERE ALL'UNIVERSITÀ DI VERONA, OGGI SONO GIORNALISTA PRATICANTE PER MASTERX IULM-MEDIASET. SONO APPASSIONATA DI POLITICA, ANCHE EUROPEA. HO COLLABORATO CON “TOTAL EU”, “ITALPRESS” E “DIRE” ALL'INTERNO DELLE ISTITUZIONI EUROPEE A BRUXELLES E A STRASBURGO. Mi PIACE INTERVISTARE E STAR DIETRO LE QUINTE A RACCONTARE LE DINAMICHE DEL PIÙ INTRIGANTE SPETTACOLO (O CIRCO) DEL MONDO: LA POLITICA.

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