Scuola, firmato il nuovo contratto nazionale. Tra aumenti, novità e riconferme

È stato firmato il nuovo contratto nazionale scolastico che riguarda un milione di addetti, tra docenti, ricercatori, insegnanti universitari, collaboratori, personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola.

Un rinnovo “doveroso” siglato ieri notte, dopo nove anni di attesa: «Valorizzare chi opera nei settori della conoscenza significa impegnarsi per garantire un futuro di qualità ai nostri giovani – con queste parole si è pronunciato il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, che ha continuato – Siamo molto soddisfatti per l’intesa raggiunta che, voglio ricordarlo, arriva dopo otto anni di mancati rinnovi. Avevamo preso un impegno preciso, lo abbiamo mantenuto. Abbiamo lavorato, in questi mesi, riuscendo a garantire aumenti superiori a quelli previsti».

Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli

L’aumento salariale è in linea con quanto stabilito dalle confederazioni con l’accordo del 30 novembre 2016; da un minimo di 80,40 euro a un massimo di 110,70 euro, mantenuto per le fasce retributive più basse il bonus fiscale di 80 euro. Il bonus per merito arriverà per il 60% nelle tasche degli insegnanti con gli aumenti di stipendio e per il 40% verrà contrattato a livello di istituzione scolastica.

Ecco le novità e le riconferme:

  • sanzioni disciplinari è stata rinviata ad una successiva mandata di contratto.
  • tutor dell’alternanza scuola-lavoro sarà obbligatorio e retribuito a parte.
  • rimarranno invariati i 500 euro per la formazione degli insegnanti, acquisto di computer, tablet e corsi di formazione.
  • diritto alla disconnessione:  gli insegnanti non dovranno più ricevere più e-mail e messaggi su riunioni e comunicazione al di fuori dell’orario di lavoro.
  • le riunioni pomeridiane dei docenti, che assommano consigli di classe, collegi dei docenti, ricevimenti dei genitori, si trasformeranno nella formula di 80 ore complessive, anziché 40 più 40 ore.
  • la formazione è obbligatoria, ma l’ammontare complessivo delle ore sarà decisione del Collegio.

Unica nota dolente, quella sindacale. Tra le firme non compaiono infatti Gilda degli insegnanti e Snals, lasciando la sigla unicamente a Flc Cgil, Cisl e Uil.

Il contratto vale per il triennio 2016/2018 e già dal prossimo mese di dicembre si dovrà pensare a quello successivo.

Da aprile ogni docente avrà 96 euro in più al mese, che diventano 105 per l’Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica).

Sono previste anche misure disciplinari per chi usa in modo improprio, ovvero con fini non coerenti con l’obiettivo dell’istruzione, della formazione e dell’orientamento, i canali di comunicazione informatici o i social per relazionarsi con gli studenti. E per i docenti che violassero la fiducia accordata dalle famiglie, mettendo in atto comportamenti o molestie di carattere sessuale nei confronti dei loro alunni è previsto il licenziamento – solo nell’ ultimo mese tre arresti di professori accusati di violenze sessuali sulle alunne minorenni: il docente di Riccione, quello dell’Istituto Massimo e sempre a Roma l’insegnante 64enne di musica. (g,d)

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