Nemmeno una barella a disposizione, i dolori lancinanti all’addome che lo costringono a sdraiarsi per terra. E’ accaduto alcuni giorni fa a Sassari, presso la sala d’attesa per i codici verdi dell’Ospedale “Santissima Annunziata”, dove un uomo di oltre sessant’anni e residente nell’hinterland si era presentato intorno alle quattro del mattino, lamentando delle forti coliche addominali.
Le infermiere di turno gli hanno subito somministrato un antidolorifico, invitandolo poi ad accomodarsi sulle sedie della sala e ad attendere il proprio turno per la visita del medico; ma le fitte addominali erano talmente forti che, pochi minuti dopo, l’uomo ha cominciato a chiedere a più riprese che gli venisse fornita una barella, in modo da potersi sdraiare e ricevere un po’ di sollievo.
A quel punto l’imbarazzo delle infermiere, costrette a comunicare al paziente che al momento non c’erano barelle disponibili, una condizione che ha costretto l’uomo ad una decisione estrema: sdraiarsi sul pavimento della sala d’attesa, riverso sul fianco destro allo scopo di alleviare il dolore.
L’immagine riportata dal quotidiano “La Nuova Sardegna” che ritrae la scena impietosa, racconta il disagio provato dal malato e apre nuove discussioni sui deficit della sanità in Italia: come è possibile che in un ospedale, una struttura pubblica, non ci fossero delle barelle a disposizione di un malato?
Vero che l’uomo si trovava nel reparto riservato ai codici verdi, quei pazienti le cui condizioni vengono giudicate non gravi, ma questa parziale scusante non ha impedito all’AOU di Sassari di operare delle verifiche interne, cui seguiranno degli accertamenti sugli strumenti ausiliari a disposizione di malati e addetti ai lavori.
Le cronache locali già da tempo riportavano testimonianze da parte degli operatori delle ambulanze, parole che già denunciavano una carenza di barelle, una condizione che potrebbe rischiare in alcuni casi di rallentare le procedure di soccorso.