Si entra in campagna elettorale e si torna a litigare sui vaccini. A riportare d’attualità il tema è stato il leader della Lega, Matteo Salvini, che attraverso un tweet ha espresso la volontà, una volta arrivato al governo, di voler «cancellare le norme Lorenzin» sull’obbligo vaccinale. Pronta la risposta del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: «L’Italia va vaccinata dagli incompetenti. La posizione di Salvini e di altri massimi esponenti della Lega che oggi dichiarano come primo provvedimento di voler abolire l’obbligatorietà vaccinale, è uguale a quella del Movimento 5 stelle. La Lega gioca per qualche voto in più sulla salute degli italiani, sulla salute dei nostri figli».
E sul dilemma obbligo sì, obbligo no si registra una nuova spaccatura nella coalizione di centrodestra. Il capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani, interpellato dall’Ansa si è schierato a favore del mantenimento dell’obbligo: «Noi abbiamo esaminato con grande attenzione il provvedimento inizialmente proposto dalla ministra Lorenzin introducendo delle modifiche significative come la consultazione delle famiglie. Abbiamo ridotto il numero dei vaccini obbligatori da 12 a 10 e ritenuto di mantenere il dato dell’obbligatorietà tenendo conto anche dei dati dell’Oms sull’immunità di gregge. Su alcune patologie la popolazione italiana è ancora molto lontana dalla soglia dell’Oms. E’ anche per questo che abbiamo deciso di essere d’accordo con l’obbligatorietà che va nella direzione della tutela della salute dei nostri figli rispettando la possibilità che le famiglie siano sempre informate». (MA)