Mentre i dipendenti sono da mesi senza stipendio e tredicesima, l’amministratore straordinario della società si compra una Porsche e la mette in mostra su Facebook, facendo esplodere così la rabbia tra i lavoratori.
La società in questione è la Servicedent di Monza, una delle aziende finite nella bufera dopo lo scandalo delle tangenti nel settore degli appalti odontoiatrici nel febbraio 2016, quando fu arrestata la titolare Maria Paola Canegrati, conosciuta come “Lady dentiera”. Nell’azienda lavorano circa 400 dipendenti e 600 collaboratori, rimasti quindi senza stipendio.
Il gruppo, che gestisce servizi odontoiatrici all’interno di ospedali e aziende sanitarie, è attualmente commissariato. Così, quando Laura Arosio, uno degli amministratori straordinari insieme all’avvocato Gianluca Minniti, ha postato su Facebook tre foto della macchina appena comprata i dipendenti si sono ribellati. «Noi senza stipendio e loro si autoliquidano compensi per quasi 800 mila euro e ostentano pubblicamente la nuova auto di lusso», dicono i lavoratori che adesso chiedono «che gli amministratori prefettizi e tutti i loro consulenti vengano sollevati immediatamente dal loro incarico».
Quando qualche mese fa era iniziata a circolare la notizia che i due commissari, nominati dai prefetti di Milano e Monza, si erano autoliquidati compensi complessivi per 393 mila euro a testa, i lavoratori avevano iniziato a manifestare i loro malumori. La rabbia si è scatenata a causa del post su Facebook della Arosio, comparso l’11 gennaio e scomparso dopo un paio di giorni. I dipendenti hanno così scritto una lettera aperta e hanno raccolto circa trenta firme: «Sappiamo che il 3 gennaio, nonostante una situazione di crisi di liquidità che non consente neanche di pagare i medici e gli stipendi, ancora una volta, gli amministratori straordinari, hanno anticipato il loro interesse predisponendo il loro compenso di 786 mila euro e quello di tutti i loro consulenti per svariate altre decine di migliaia di euro, con avvenuto bonifico, utilizzando i soldi pervenuti da due delle Asst (Monza e Vimercate ) sotto loro supervisione».
«È opportuno che la dottoressa Arosio in data 11/01/2018 – hanno continuato – abbia pubblicato su un social network l’acquisto di un’auto di lusso mentre i dipendenti non hanno le possibilità economiche di fare la spesa?». Intanto nelle prossime settimane il tribunale di Monza dovrà valutare la richiesta di concordato presentato dalla proprietà del gruppo. Su Facebook, nel frattempo, l’amministratrice straordinaria è stata presa di mira dagli utenti del social network.
(ei)