A distanza di due anni esatti dall’ultimo sigillo, la Contrada della Giraffa ha vinto il Palio di Siena 2019, la corsa dedicata alla Madonna di Provenzano. Gara entusiasmante e decisa al fotofinish, con i giudici della vincita che si sono presi qualche minuto in più prima di confermare il successo della Contrada biancorossa davanti alla Chiocciola e al Drago, il terzetto di testa che ha animato l’intera corsa distanziando fin da subito tutte le altre Contrade. La mossa valida non si è fatta attendere più di tanto, risultando quasi inaspettata, dal momento che i cavalli apparivano parecchio nervosi con il fantino della Torre disarcionato poco prima. La Contrada beffata è appunto la Chiocciola, in testa fino all’ultima curva di San Martino e beffata dalla Giraffa proprio sulla linea del traguardo.
Merito del cavallo Tale e Quale e del fantino Giovanni Atzeni detto “Tittià”, al suo sesto titolo in carriera, caparbi nel restare incollati al cavallo giallorosso accorciando le distanze prima di compiere il sorpasso proprio in corrispondenza della bandierina del traguardo. Alla contrada della Giraffa va dunque il cencio con lo sfondo azzurro, che evoca il cielo su cui sono ritratti i simboli cari alla città, realizzato dall’artista senese Massimo Stecchi. Si tratta della quarta vittoria nel XXI secolo per la Contrada del Terzo di Camollìa, che ora è salita a quota 36 trionfi nel Palio di Siena, solo uno in meno rispetto a Bruco e Lupa.
Il Palio del 2 luglio 2019 di Massimo Stecchi è della Imperiale Contrada della Giraffa.#paliodisiena #ègiraffa pic.twitter.com/oCre4AFj1f
— Il Palio di Siena (@paliodisiena) July 2, 2019
Tra i 15 mila spettatori presenti, tantissimi gli ospiti illustri arrivati in Piazza del Campo per assistere all’evento. Ministri, politici, sindaci, diplomatici, personaggi dello spettacolo e star di Hollywood tra cui l’attrice inglese Helen Mirren, premio Oscar nel 2007 con il film “The Queen”, e il regista statunitense Taylor Hackford, premiato anche lui con la statuetta d’oro per il cortometraggio “Teenage Father” del 1979.