È morto all’età di 83 anni Nanni Balestrini, scrittore, poeta e saggista conosciuto per essere stato tra i protagonisti del movimento di avanguardia letteraria Gruppo 63. La notizia è stata diffusa su Facebook dall’editore DeriveApprodi, che negli ultimi anni aveva pubblicato i suoi libri. «È con tristezza e dolore che informiamo della scomparsa di Nanni Balestrini. Una scomparsa, non solo per noi, incolmabile» sono state le parole con cui la casa editrice ha salutato il poeta. Balestrini, nato nel 1935, si è spento all’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, in seguito ad una breve malattia.
Nel 1961 Balestrini venne incluso nell’antologia I Novissimi, insieme a Alfredo Giuliani, Elio Pagliarani, Antonio Porta ed Edoardo Sanguineti. I cinque furono i precursori di un gruppo più ampio di neoavanguardia letteraria, fondata nel 1963 a Palermo. Il Gruppo 63 comprendeva tra gli altri Umberto Eco e Alberto Arbasino. L’obiettivo del gruppo letterario era quello di superare la prosa tradizionale attraverso una produzione culturale sperimentale e impegnata politicamente.
Balestrini divenne quindi uno degli intellettuali più importanti degli anni delle contestazioni sociali e delle battaglie politiche degli anni Sessanta, avvicinandosi al Movimento Studentesco.
Nel 1979, insieme a diversi esponenti di Autonomia Operaia, venne accusato di vari reati, come l’associazione sovversiva, la banda armata e la partecipazione a diversi omicidi, incluso quello di Aldo Moro. Scappò in Francia per approfittare della Dottrina Mitterand, dove trovò asilo politico fino al 1984, anno in cui dopo esser stato assolto, tornò in Italia.
Negli anni Ottanta e Novanta, oltre a pubblicare romanzi e poesie, mise in scena anche diversi spettacoli teatrali. Oltre alla contestazione studentesca, scrisse anche di un’altra forma di devianza giovanile, quella dei tifosi violenti. A tal proposito pubblicò I furiosi, con protagonisti un gruppo di ultras del Milan. Tra i suoi recenti lavori che hanno riscosso più successo ci sono: Sandokan e Storia di camorra (2004).