«La situazione dell’Italia rappresenta uno dei prossimi
rischi che l’Europa sarà presto costretta ad affrontare». Questa la
dichiarazione rilasciata dal commissario Ue agli affari economici, Pierre
Moscovici, in conferenza stampa a Parigi. Nodo cruciale, l’incertezza
sull’esito delle elezioni politiche fissate per il 4 marzo, dalle quali,
secondo Moscovici, è difficile sapere quale maggioranza uscirà. «Quale
programma – ha sottolineato – quale impegno europeo? In un contesto in
cui la situazione economica dell’Italia non è certamente la migliore al
livello europeo, felice chi potrà dirlo…». Non è un caso, dunque, se il
Commissario Ue ha dichiarato di seguire «da molto vicino» il voto atteso
per l’Italia. Non sembrano esserci le condizioni per prevedere quale
coalizione vincerà le prossime elezioni, ma soprattutto con quali
ambizioni europee. Moscovici ha poi aggiunto che, con l’avvicinarsi dello
scrutinio, non basta che i partiti rivedano le loro posizioni, in
particolar modo, rispetto all’euro. La crescita economica, grazie alla
quale, secondo il Commissario Ue, «L’Europa ha ripreso colore», dopo aver
registrato una crescita del 2% «più degli Stati Uniti», non esime
l’Unione dal prestare massima attenzione all’Italia.
.@pierremoscovici “La reprise économique est là. Supérieure à 2%, la croissance européenne 🇪🇺 dépasse désormais celle de l’économie américaine. Le chômage se rapproche des niveaux d’avant-crise” #VoeuxPresse pic.twitter.com/WiefFLv1R3
— CommissionEuropéenne (@UEfrance) 16 gennaio 2018
Moscovici ha dichiarato di riporre piena fiducia nella ripresa del Paese,
perché diverse riforme sono state fatte, pur ribadendo che «altre ancora
devono essere fatte». Rispondendo ai giornalisti, Pierre Moscovici, ha
manifestato piena contrarietà rispetto alla proposta del candidato
premier del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, di sfondare il tetto del
3% nel rapporto tra deficit e Pil, definendola «un controsenso assoluto».
Secondo il commissario Ue agli affari economici: «Il tetto del 3% ha un
senso molto preciso, quello di evitare che il debito non slitti
ulteriormente. Ridurre il deficit significa combattere il debito e
combattere il debito significa rilanciare la crescita”. Il candidato
della Lega, Matteo Salvini, ha definito le dichiarazioni di Moscovici
come «un’inaccettabile intrusione», sottolineando che «le politiche
migratorie e i sacrifici economici imposti dall’Europa sono stati un
disastro e verranno respinte dal libero voto degli italiani». (cc)