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Minori detenuti in Italia: in tre anni il numero è più che raddoppiato

La baby criminalità, si sa, è una delle piaghe che sta affettando il nostro Paese. Non di rado, infatti, arrivano notizie che raccontano di reati commessi, e subiti, da minorenni. Secondo uno studio condotto dal Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Gruppo CRC, il numero dei minoriche si trovano in stato di detenzione presso gli Istituti Penali per i Minorenni (IPM) è, infatti, più che raddoppiato negli ultimi tre anni attestandosi al +124%.

I numeri in continuo aumento

 Secondo quanto si evince dallo studio pubblicato dal Gruppo CRC, nel 2024 gli adolescenti di età compresa tra i 14 e i 17 anni rinchiusi negli IPM erano 311. Si tratta di una cifra che, rispetto alla precedente rilevazione risalente al 2021, è più che raddoppiata. Nel 2021, infatti, i baby-criminali erano 139.

Quattro regioni da «maglia nera»

Come accade per ogni fenomeno analizzato, anche la concentrazione di minori rinchiusi in carcere varia da regione a regione. Sono quattro i territori meno virtuosi, in questo senso, nel nostro Paese.

Il primo posto della triste classifica va alla Campania dove nel 2021 i minori detenuti erano 20 e nel 2024 sono più che raddoppiati arrivando a raggiungere la cifra di 48. Segue la Lombardia che cresce dai 23 della precedente rilevazione ai 44 dell’ultima. Terzo posto per la Sicilia che ne conta 40 mentre ne contava 17 nel 2021. Quarta posizione per il Piemonte dove il numero dei detenuti minorenni è salito a 39 da 18.

Non solo IPM: le misure alternative

Se si considera che non tutti i minori che si macchiano di qualche crimine finiscono in un Istituto Penale per Minorenni, il numero di soggetti sottoposti a una qualche misura cautelare aumenta, ancora di più.

Esistono, infatti, i dati aggregati relativi ai servizi residenziali alternativi che comprendono i Centri di prima accoglienza e le Comunità ministeriali e private. Tenendo conto dei soggetti che si trovano, anche, in queste tipologie di strutture i minori sottoposti a una qualche misura di detenzione nel nostro Paese sono ben 1.498.

Considerando questa tipologia di istituti varia anche il dato sulla dislocazione regionale. I territori italiani dove si trovano il maggior numero di minori “ospiti” di queste organizzazioni sono la Lombardia e la Sicilia che, rispettivamente, contano 246 baby-detenuti. Il dato di queste sole due regioni incide sul totale nazionale con una percentuale che si attesta al 16,42%. Terzo posto sul podio per la Campania che rappresenta, sul totale, una percentuale di incidenza sul totale nazionale del 15,49% con 232 minori incarcerati.

Le regioni «più virtuose»

Valle d’Aosta, Molise e Umbria si distinguono positivamente sul territorio italiano per quanto riguarda il fenomeno dei «baby criminali». La Valle d’Aosta addirittura, nel 2024, non contava alcun minore detenuto in qualche struttura, il Molise «solamente» 1 e l’Umbria 8.

Glenda Veronica Matrecano

Classe 2000. Milanese. Laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all'Università IULM. "Curiosa, solare e tenace", così mi descrive chi mi conosce. Mi appassionano, soprattutto, la cronaca e l'attualità ma anche tutte quelle tematiche che sono in grado di accendere il dibattito pubblico. Tra le tante, ho un'aspirazione che supera le altre: diventare giornalista televisiva.

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