850 anni fa nasceva Leonardo Pisano, meglio conosciuto come Fibonacci. Considerato uno dei più grandi matematici di tutti i tempi, Pisano è noto per la celebre sequenza numerica, che porta il suo nome.
Fibonacci day: perché proprio il 23 novembre?
I dati sulla sua biografia sono incerti. Nato a Pisa intorno al 1170, non si conoscono con esattezza il giorno e il mese della nascita, convenzionalmente indicati con il 23 novembre. La scelta è dovuta al fatto che questa data, se scritta secondo l’ordine inglese (anno/mese), e quindi 11/23, corrisponde all’inizio della successione numerica di Fibonacci (1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377, 610, etc.).
Il padre, Guglielmo dei Bonacci, era un facoltoso mercante pisano in servizio in Tunisia e, attraverso la sua professione, il figlio Fibonacci ebbe la possibilità di viaggiare molto nel corso della sua vita. Da qui “Bigollo“, soprannome conferito al matematico con il significato di “bilingue” o viaggiatore”.
Importanti per la sua formazione sono gli anni che trascorse in Algeria, in cui poté accedere a testi e studi sui procedimenti aritmetici, sconosciuti in Occidente, dei migliori matematici arabi dell’epoca. È qui che Pisano ebbe modo di conoscere il sistema numerico Hindu-Arabi, lo stesso utilizzato da noi oggi.
Tornato in Italia, la fama di Fibonacci crebbe al punto che lo stesso imperatore Federico II decise di incontrarlo a Pisa, intorno all’estate del 1226. Grazie al vitalizio disposto dalla Repubblica di Pisa, il matematico si dedicò completamente ai suoi studi.
La successione di Fibonacci: ideazione e formulazione
La successione di Fibonacci, chiamata anche successione aurea, indica una sequenza di numeri in cui ogni numero è la somma dei due che lo precedono. L’intento del matematico era quello di trovare una legge matematica in grado di descrivere la crescita di una popolazione di conigli.
Grazie a Fibonacci, e ad altri matematici dell’epoca, si assiste in questi anni alla rinascita delle scienze esatte. In realtà prima di lui, già gli indiani avevano descritto la sequenza numerica. Tuttavia a Pisano va il merito di averla descritta e sottoposta, per primo, all’attenzione degli europei, che ne ignoravano l’esistenza.
Nel 1202 Leonardo pubblica il Liber Abbaci, opera in quindici capitoli con la quale introdusse in Europa il sistema numerico indiano adottato dagli arabi. Tra questi anche il numero 0, inutilizzato dalle altre popolazioni.
La successione di Fibonacci in natura e in informatica
I numeri di Fibonacci sono presenti in natura. Si possono notare ad esempio nel numero dei petali di molti fiori. Nel caso dei girasoli, i pistilli sulle corolle dei fiori sono disposti, spesso, secondo uno schema preciso, formato da spirali il cui numero corrisponde a un numero della successione.
Si possono individuare anche nei gusci a spirale del mollusco Nautilus, o nelle ramificazioni degli alberi, o ancora nei beccucci di frutta di un ananas o nelle pigne. Addirittura pare che alcuni tipi di uccelli, alle volte, si siedano secondo questa sequenza.
Infine la sequenza di Fibonacci viene ancor oggi studiata a scuola e utilizzata nel campo dell’informatica, soprattutto nelle tecniche di ricerca e nelle strutture dei dati.