L’Italia evita la procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Almeno per ora. Da Bruxelles sono giunte proprio oggi notizie positive e che premiano gli sforzi compiuti dal premier Giuseppe Conte nella mediazione tra la “manovra del cambiamento” voluta dal governo giallo-verde e i paletti dell’UE.
Trattative finalmente concluse, dunque, in quanto «dallo 0,8% della manovra iniziale italiana, il peggioramento strutturale è stato portato ora a zero», ha ricordato il commissario agli affari economici Pierre Moscovici. Si tratta di «una vittoria del dialogo politico che la Commissione ha preferito rispetto allo scontro».
Il primo ministro Conte – che nella giornata di ieri e è riuscito a convincere, attraverso un lungo colloquio telefonico, il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis a non procedere con la sanzione – verso mezzogiorno ha riportato in Senato i risultati di questa negoziazione.
«In queste settimane – ha detto – abbiamo lavorato per avvicinare le posizioni senza mai arretrare rispetto agli obiettivi che ci hanno dato gli italiani con il voto del 4 marzo».
Come riferito sempre dallo stesso Presidente del Consiglio in Senato, le risorse sono risultate inferiori a quelle previste. Fatto che ha permesso di ridurre il disavanzo dal 2,4% iniziale al 2,04% attuale, senza modificare né i contenuti, né la platea, né la realizzazione delle due misure cardine del governo. Nella lettera inviata all’UE, inoltre, Giuseppe Conte ha rilevato come le modifiche dovranno tenere conto dell’evoluzione del quadro macroeconomico e del suo peggioramento dovuto al rallentamento del commercio internazionale, che ha portato la previsione del PIL per l’anno prossimo all’1%.
Il governo, dunque, non ha ceduto sui contenuti, così come avevano fermamente ribadito i vicepremier Salvini e Di Maio negli ultimi tre mesi di trattative. Secondo il leader della Lega, la procedura di infrazione rappresenta la «vittoria del buonsenso per il bene dei cittadini italiani. Le misure che abbiamo promesso – prosegue Salvini – le faremo nei modi e nei tempi previsti. Ora avanti tutta, con la manovra».
Il capo dei Cinquestelle, invece, rivolge i suoi complimenti al primo ministro: «a Giuseppe Conte va il mio plauso per lo straordinario lavoro e il risultato portato a casa in Europa sulla manovra, nel solo ed esclusivo interesse dei cittadini italiani».
Un mancato provvedimento solamente temporaneo, perché rimangono i dubbi della Commissione sulla manovra: potrà risolvere nel lungo periodo i problemi economici italiani?
In attesa dell’Ecofin – la riunione dei ministri di economia e finanza di ogni Paese membro – di febbraio, saranno da compiere ulteriori verifiche nelle prossime settimane, per poi ritornare sulla questione a gennaio, una volta che la legge di bilancio sarà approvata in Parlamento.