Stefano Ganci, fedelissimo di Totò Riina, è morto all’ospedale di Parma. Aveva 55 anni. Nella città emiliana stava scontando l’ergastolo, ma non in regime di 41 bis.
L’uomo era gravemente malato e si è spento dopo una crisi cardiaca.
Ganci è stato uno degli autori della strage di via D’Amelio, dove persero la vita il giudice antimafia Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. Il boss era stato condannato anche per gli omicidi del consigliere istruttore Rocco Chinnici nel 1983 e del vicequestore Ninni Cassarà, ucciso due anni dopo.
La procura di Parma, come da prassi, potrebbe disporre l’autopsia. La salma arriverà in Sicilia nei prossimi giorni. Renato Cortese, questore di Palermo, ha vietato i funerali pubblici. (EDM)