Le scuse comparse sui giornali di ieri non sono Bastate. Luciano Benetton interrompe il suo rapporto collaborativo con il direttore creativo Oliviero Toscani, lo annuncia in una nota stampa emessa dal gruppo di Ponzano Veneto.
La decisione nasce dalla polemiche scatenate dalle dichiarazioni choc del fotografo sul crollo del Ponte Morandi. Il gruppo Benetton, «rinnova la sincera vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tremenda tragedia».
Le scuse tardive
«Mi vergogno», – e ancora – «se potessi mi seppellirei», il mea culpa di Toscani arriva nella giornata del 6 febbraio ma è troppo tardi. Il polverone provocato dalle sue dichiarazioni è inarrestabile, tanto da costargli l’interruzione del rapporto lavorativo con la famiglia Benetton. Le sue affermazioni hanno arrecato un danno d’immagine agli industriali della moda, già fortemente sotto accusa dopo la gestione di Atlantia .
Il figlio di Luciano, Alessandro, aveva subito preso le distanze dalle dichiarazioni di Toscani, così come il direttore esecutivo di Edizione Holding Gianni Mion, commentando le parole del pubblicitario con un laconico «attacchi di senilità».
From the 9th to the 11th of Nov, Oliviero Toscani and a team of Fabrica photographers will transform our shop in Paris into a photo studio open to all. Bring your creativity: there will also be an open portfolio review for anyone who wants to show their work to the Fabrica team pic.twitter.com/lQNSEYoQgL
— Benetton (@benetton) November 8, 2018
La fine di un lungo sodalizio
Sicuramente il 2018 è stato un anno molto difficile per Luciano Benetton. La tragedia del Ponte Morandi ha portato con sé molti strascichi anche da un punto di vista lavorativo e il rapporto con Toscani si era già inclinato in precedenza.
Luciano Benetton lavora con molti creativi già dagli anni sessanta, dall’architetto Tobia Scarpa al designer Castelbajac, ma è la fotografia e il modo d’intendere la comunicazione di Oliviero Toscani che aiutano il suo marchio a crescere nel mondo. Le campagne pubblicitarie sono più dirette di qualsiasi immagine testuale: invadono piazze e strade; riescono a rimanere impresse nello spettatore nonostante la loro diffusione avvenga negli anni in cui la tv era il medium dominante.
Sono campagne “shockvertising”, cioè di forte impatto per i soggetti ritratti. Sono messaggi contro il razzismo e le discriminazioni. Nel 2007 sconvolse il mondo ritraendo la modella anoressica Isabelle Caro, di 31 chili, per sensibilizzare il pubblico sulla patologia.
Ora Luciano Benetton cercherà di rilanciare il marchio dell’azienda attraverso un nuovo amministratore delegato capace di affrontare le nuove sfide dei mercati, in particolar modo, a sua detta, quelli asiatici.