Lo spaccio di ossicodone spaventa Milano

L’OxyContin, il farmaco che ha come principio attivo l’ossicodone, un potente antidolorifico utilizzato soprattutto in campo oncologico, negli Stati Uniti ha provocato la morte di oltre 500.000 persone. A preoccupare, ora, è la sua diffusione nel nostro Paese. A Milano già diversi pusher sono stati fermati dalle forze dell’ordine in possesso di pasticche di OxyContin.

Cos’è l’OxyContin

OxyContin è il nome commerciale più noto dell’ossicodone, il principio attivo appartenente al gruppo di medicinali conosciuti come “oppioidi”. Questi ultimi vengono utilizzati, generalmente, per alleviare e trattare il dolore severo provocato da gravi malattie quali ad esempio i tumori. L’ossicodone si presenta sotto forma di compresse di diversa colorazione a seconda dei milligrammi di principio attivo che contengono. Nel nostro paese è acquistabile solamente mediante prescrizione medica.

Il colore differente tra le pasticche indica il quantitativo di ossicodone che contengono

La diffusione dell’ossicodone si è sviluppata negli Stati Uniti alla fine degli Anni ’90. Inizialmente la sostanza era conosciuta come “l’eroina dei montanari” data la sua iniziale circolazione nel Nord America, tra le comunità dei Monti Appalachi. Dal 1999 al 2017 l’ossicodone ha cagionato la morte per overdose di oltre 500.000 persone negli Stati Uniti.

Nel 2022 la Purdue Pharma, società della famiglia Sacker, che ha brevettato e commercializzato OxyContin, è finita al centro di inchieste giornalistiche e giudiziarie negli Stati Uniti per via delle migliaia di cause avviate dai familiari delle vittime contro l’azienda farmaceutica. Purdue Pharma è stata altresì protagonista della serie NetflixPainkiller” che, nel corso di sei episodi, racconta la crisi degli oppioidi che ha sconvolto l’America, per l’appunto, negli anni Novanta.

Assunzione ed effetti

L’assunzione di OxyContin avviene comunemente per via orale o per via endovenosa. I tossicodipedenti hanno però anche l’abitudine di frantumare le pasticche per sniffarne la polvere o di sciogliere la compressa su un foglio di alluminio per poi inalarne i vapori.

L’immagine mostra dei flaconi contenenti OxyContin

L’ossicodone produce nel corpo di chi ne fa uso effetti quali euforia, riduzione dell’ansia, senso di fiducia, rilassamento e sonnolenza. Effetti che, in quanto oppioide, sono tipici anche di altri farmaci impiegati nel trattamento del dolore quale ad esempio la morfina.

Per quanto riguarda il sovradosaggio del principio attivo, l’overdose di OxyContin può provocare nel tossicodipendente sonnolenza estrema, debolezza muscolare, confusione, pelle fredda e umida, pupille puntiformi, respiro superficiale, battito cardiaco lento, svenimento, coma e possibile morte.

Gli effetti provocati dall’assunzione di ossicodone hanno una durata, media, di 12 ore.

L’allarme a Milano

L’ultimo “allarme OxyContin” nel capoluogo lombardo risale a venerdì 5 aprile. In zona stazione Garibaldi, in viale Stelvio, la polizia ha fermato un ragazzo algerino di 29 anni. Durante la perquisizione l’uomo è stato trovato in possesso di 112 pasticche di ossicodone, pronte per essere spacciate. L’uomo è stato arrestato e processato per direttissima.

A gennaio i carabinieri del Nas hanno arrestato una donna ucraina di quarantotto anni con l’accusa di essere a capo di un gruppo che, illegalmente, da Milano spediva oppioidi (tra cui l’ossicodone) direttamente al fronte di guerra con la Russia.

A febbraio un’indagine del commissariato Bonola, coordinata dalla Procura di Milano, aveva portato alla luce due organizzazioni criminali che, a San Siro, gestivano due grandi giri di spaccio. Tra le tante droghe spacciate dalle due associazioni criminali c’era, appunto, l’ossicodone.

 

 

Glenda Veronica Matrecano

Classe 2000. Milanese. Laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all'Università IULM. "Curiosa, solare e tenace", così mi descrive chi mi conosce. Mi appassionano, soprattutto, la cronaca e l'attualità ma anche tutte quelle tematiche che sono in grado di accendere il dibattito pubblico. Tra le tante, ho un'aspirazione che supera le altre: diventare giornalista televisiva.

No Comments Yet

Leave a Reply