L’Italia è la prima vittima in Europa (e l’11sima nel mondo) delle polveri sottili PM2.5. L’allarme è stato lanciato dalla rivista The Lancet in un report sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute. Sono stati 45.600 i decessi prematuri solo nel nostro Paese causati dall’esposizione a polveri sottili.
I cambiamenti climatici hanno fatto già moltissime vittime nel mondo con inondazioni, incendi e caldo anomalo che non hanno di certo favorito l’agricoltura. Ultimo esempio le inondazioni che hanno distrutto Venezia, causando ingenti danni ad abitazioni e attività commerciali. Non solo, gli stravolgimenti climatici rendono sempre più plausibile l’arrivo in paesi come il nostro di nuove malattie come la febbre Dengue: secondo il report, la probabilità che una zanzara vettore trasmetta l’infezione è raddoppiata dal 1980. A farne le spese, potrebbero essere soprattutto i più piccoli.
Il caldo anomalo, poi, ha minacciato e distrutto i raccolti: solo in Italia, il potenziale di raccolto si è ridotto per tutte le coltivazioni alimentari di base. Dagli anni ’60, quello del mais ha subito perdite del 10,2%, quello del grano invernale del 5%, quello della soia del 7% e il riso del 5%. Secondo i ricercatori, è fondamentale rispettare l’accordo di Parigi sul clima: solo così un bambino nato oggi portà festeggiare il suo 31esimo compleanno.