Imbarazzo per M5s, Dessì ha la casa popolare e la paga 7,75 euro al mese

Altri guai per Emanuele Dessì. Questa volta Piazzapulita rivela che il candidato per il Movimento 5 Stelle al Senato nel proporzionale del collegio Lazio, pagherebbe 7,75 euro al mese di affitto per una casa popolare. Dopo la pubblicazione sull’account del M5s di Frascati di un video, che immortala un Dessì intento a ballare con Domenico Spada, esponente del clan e già arrestato per usura, il partito si trova a fare i conti con un’altra questione imbarazzante. Il grillino abiterebbe “in una casa popolare, di proprietà dell’Ater, ricevuta in affitto dal Comune di Frascati dove Dessì vive e per due anni ha fatto pure il consigliere comunale, pagando un canone inadeguato, pari a 93 euro l’anno”. E’ quanto emerso nel programma in onda giovedì sera su La7.

“Ciò che risulta ancora poco chiaro – si interroga Repubblica–  è come la casa dell’Ater sia finita in mano a Dessì. Dalle dichiarazioni al fisco, il grillino risulta senza reddito. Peccato che sia amministratore di una piccola ditta di traslochi e, per sua stessa ammissione, istruttore di pugilato nelle palestre. Oltretutto il contratto dell’appartamento sarebbe stato inizialmente intestato alla nonna che viveva lì con la madre del candidato M5S e, poi, sarebbe passato a Dessì come se non si trattasse di un bene pubblico, ma di una proprietà privata”.

All’attacco anche il Pd: “Emanuele Dessì non solo balla con Spada e si vanta di picchiare i romeni (riferendosi ad un episodio del 2015, quando il candidato si vantava di aver picchiato un ragazzo romeno dopo che questo lo aveva insultato nella sua lingua madre), ma ora scopriamo pure che si spaccia per nullatenente”.

Immediatamente il candidato premier dei 5 Stelle, Luigi Di Maio mette le mani avanti: “Io sono il capo politico del movimento ed è il mio dovere tutelarlo. Grazie ai giornalisti che hanno fatto gli approfondimenti, abbiamo avviato tutti gli accertamenti stamattina. Se dovesse essere vero quello che sta emergendo, allora non esiteremo sul da farsi. Queste persone non possono stare nel movimento, quindi dateci il tempo di fare accertamenti”.

A sostegno delle parole del leader pentastellato, Alessandro Di Battista: “Ieri Piazzapulita ha fatto un servizio con degli elementi nuovi su questo candidato ed il M5S ha il dovere di indagare su queste questioni e noi lo facciamo sempre e chiediamo che lo facciano anche le altre forze politiche. Quando ci arriva qualsiasi notizia, anche non di reato, e questo candidato non ha compiuto nessun reato, il M5S fa una giusta ispezione, un giusto approfondimento su tutto”.

Sembra difenderlo maggiormente dalle “aggressioni” degli altri partiti, la deputata Roberta Lombardi, candidata M5S per le Regionali del Lazio. “Chi usa la violenza sbaglia sempre, ma io non mi sento di giudicare il comportamento di una persona che in quel momento vede la sua compagna o i suoi figli in pericolo. Da mamma, non so come potrei reagire se qualcuno aggredisse uno dei miei bambini”.

 

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