Milano, 25 giugno 1974. Indro Montanelli, insieme ad altri prestigiosi giornalisti in contrasto con la linea editoriale del Corriere della Sera, fondò a Milano Il Giornale. L’orientamento del quotidiano fu da subito liberale e conservatore. Ma – almeno in origine – fortemente indipendente dalle linee dei partiti politici. Una scelta dimostratasi vincente, dato che a mezzo secolo di distanza è diventato il principale quotidiano di centrodestra del panorama mediatico italiano. Da oggi, giovedì 29 febbraio, hanno inizio le celebrazioni per i 50 anni de Il Giornale. E gli appuntamenti di certo non mancano.
Il futuro dell’Europa
Si inizia con un incontro all’insegna dell’Europa. Mancano infatti 100 giorni all’appuntamento con le elezioni europee, snodo cruciale per determinare il futuro dell’Unione. E l’agenda è ricchissima di impegni.
SAVE THE DATE 👉 Il 29 febbraio presso il Circolo Filologico Milanese #ilGiormale festeggia i suoi 50 anni con ospiti di primo piano, per capire che scenari si apriranno per l' #Europa dopo il 6 giugno.
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— ilGiornale (@ilgiornale) February 26, 2024
Si parte alle 9:30 del mattino con La riscoperta (economica) dell’Europa. «L’economia europea viene spesso raccontata come un vecchio malato che fatica a respirare – si legge sul sito del quotidiano – È un ritratto impietoso e rischia di nascondere opportunità, risorse, punti di forza, svolte più o meno coraggiose delle imprese che si muovono all’interno di un continente molto vario ma che sta cercando una propria identità». Per l’occasione, l’evento sarà moderato da Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale.
Quattro soldi di democrazia
Alle 10:30 il focus della discussione si sposterà sui valori della democrazia liberale. «Sono ancora saldi? Chi ne mette in discussione la centralità? Quali sono i rischi che si intravedono all’orizzonte?». Queste le domande al centro del dibattito intorno all’Unione europea.
Tra gli ospiti chiamati a cercare di rispondere a questi interrogativi la Direttrice Euromedia Research Alessandra Ghisleri, l’ex sindaca di Milano Letizia Moratti e il Direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Cattolica Damiano Palano. Modera l’ex direttore de Il Giornale Augusto Minzolini.
Spazio alla politica
Dalle 11:30, invece, il vis a vis tra il direttore Alessandro Sallusti e due importanti esponenti del panorama politico italiano. Primo in ordine cronologico Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri del Governo Meloni è da poco diventato il leader di Forza Italia, dopo la scomparsa del fondatore Silvio Berlusconi. E si appresta a essere uno dei principali player alle prossime elezioni europee.
Perché mi candido alle Europee. È il tempo del coraggio, io ci sonohttps://t.co/0GWnHY3epp
— Matteo Renzi (@matteorenzi) February 29, 2024
Last but not least, Matteo Renzi. L’ex presidente del Consiglio ha da poco lasciato la direzione de Il Riformista. E ha già annunciato la sua candidatura alle Europee. «Arriveremo a Bruxelles, ma lo faremo con una campagna porta a porta. Quello di cui sono sicuro è che io farò un bel risultato candidandomi in tutti i collegi. Ci metto la faccia, vedremo chi avrà il coraggio di fare altrettanto», aveva dichiarato lo scorso 9 febbraio.